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LETTERE&OPINIONI BIODIGESTORE, IL COMITATO: «NO JESI PATTUMIERA DELLE MARCHE»

“Presentato in Consiglio Comunale un incompleto studio preliminare sul digestore da realizzare a Jesi”

 

JESI, 20 maggio 2019 – Nonostante le dichiarazioni di facciata volte  a tranquillizzare la cittadinanza l’amministrazione sembra aver ormai deciso, “è intenzione di questa maggioranza autorizzare la realizzazione, nel nostro comune, l’impianto per la gestione dei rifiuti umidi di tutta la Provincia”.

Le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Bacci, volte a richiedere una decisione unitaria, altro non sono che il “goffo” tentativo di spalmare le responsabilità tra tutti le forze presenti in Consiglio Comunale . Portare la Vallesina ad essere la “capitale” dei rifiuti organici su base provinciale comporta una grave assunzione di responsabilità che difficilmente verrà dimentica dagli Jesini in termini elettorali.

Torneremo prima o poi al voto e sarà allora che dovremmo ricordarci di ciò che si sta tentando di fare, fino ad oggi solamente il gruppo Consiliare Jesi in Comune – Laboratorio Sinistra e il Movimento 5S  hanno assunto con chiarezza  una posizione contraria alla realizzazione, nel Partito Democratico tutto tace, vorremmo capire quale decisione andranno ad assumere tra un mese, cosa pensano i consigliere eletti?

Aspettano di farci sapere il loro pensiero dopo il voto  del 26 maggio?

Come si può votare a favore di un impianto che sorgerà in un luogo dove già la cittadinanza è sottoposta a indagine epidemiologica per questioni di salute?

Come si può votare a favore se andiamo a realizzare un impianto in una zona a elevato rischio ambientale?

Ci sentiamo di chiedere a tutti i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione di risponderci almeno su questi due punti.

Capiamo l’ imbarazzo dei consiglieri di  maggioranza quando  hanno ascoltato l’Ing. Cenerini ribadire che non è stata l’Ata a proporre l’impianto a Jesi ma che è stato il Comune a dichiarare la sua disponibilità, da mesi stiamo dicendo che questa era la situazione, un Sindaco “padre-padrone” che senza aver assunto una decisione in Giunta  chiede di realizzare l’impianto a Jesi al punto far investire delle risorse (circa 40.000,00 euro ) per una studio di fattibilità.

Studio di fattibilità peraltro che potremmo definire, come minimo, superficiale, nessun approfondimento sull’impatto ambientale, nessun analisi sugli effetti negativi per l’economia locale, nessun approfondimento sui possibili danni commerciali che alcuni marchi potrebbero subire se l’opera verrà realizzata.

Basti ricordare che, alla domanda di quanti mezzi pesanti arriveranno in più a Jesi, i tecnici dell’Ata, si sono messi a calcolarli seduta stante visto che lo studio non aveva preso in esame questo aspetto, seppur importante per la nostra città visti i continui sforamenti di polveri sottili.

La proposta fatta dal Sindaco che  prevedere un percorso partecipato con la cittadinanza arriva in ritardo, sono mesi che come Comitato chiediamo un confronto pubblico, ora in poco più di un mese si pensa di avviare e concludere un percorso di coinvolgimento dei residenti, a nostro avviso con questi tempi “si può solo far finta” di coinvolgere la cittadinanza, nessuna reale volontà di confronto si può concretizzare in cosi poco tempo.

Infine ci sentiamo  di richiedere pubblicamente un tavolo tecnico aperto al pubblico nel quale l’Ata, il comune di Jesi e Astea, ci chiariscano perché l’impianto similare che sta sorgendo ad Ostra non può essere considerato come “idoneo” a soddisfare i fabbisogni della provincia, forse la differenza sta esclusivamente nell’equo indennizzo che in quel caso, non finirebbe nelle tasche del comune di Jesi.

 

Il Coordinamento Cittadino

Comitato NO Jesi pattumiera delle Marche

 

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