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Cronaca

L’EVENTO Fileni, l’impegno di ogni giorno per difendere il futuro di tutti (video)

A Milano, in Fondazione Feltrinelli, per raccontare il percorso sostenibile dell’azienda e la recente certificazione B Corp

di Pino Nardella

MILANO, 11 marzo 2022 – Una giornata, nella suggestiva cornice della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dedicata dal Gruppo Fileni, da oltre 20 anni nel bio, che ha recentemente conseguito la certificazione B Corp Benefit Corporation -, al tema della sostenibilità.

C’erano tutti il 9 marzo, dalla famiglia con il fondatore Giovanni e i figli Massimo e Roberta, vice presidenti del Gruppo, ai vertici dell’azienda, con Simone Santini nuovo direttore generale e Chief commecial officer, Fabio De Angelis, direttore amministrativo, Marco Ciurlanti, direttore generale staff aziendali, quindi partner, stakeholder e ambassador quali Federico Quaranta, che ha condotto il briefing, e gli sportivi Rachele Sangiuliano, pallavolista e il nuotatore Filippo Magnini.

Scegliamo di difendere il futuro

Il tema del convegno, importante e significativo, si inseriva nel B Corp Month, mese in cui ogni B Corp può raccontare e valorizzare il suo essere parte di questa community.

Scegliamo di difendere il futuro, perciò, non è soltanto un progetto da portare avanti ma è, soprattutto, un modo di essere che identifica chi vuole divenire motore del cambiamento perché il mercato, alla fine, premierà le aziende che si dimostreranno non solo competenti, ma anche trasparenti, responsabili e sostenibili. Le imprese che guardano al futuro devono abbracciare un nuovo modello in cui il valore creato per le persone, l’ambiente e la comunità è misurato con lo stesso rigore normalmente riservato al profitto. Migliaia di aziende in tutto il mondo hanno scelto di evolvere e integrare questi concetti nel loro operato tramite due strumenti: B Corp e Società Benefit.

La certificazione B Corp promossa dall’ente non profit B Lab, la più ambita e desiderata dalle aziende, verifica e assicura che un gruppo operi secondo i più alti standard di performance sociale e ambientale.

Una B Corp è un’azienda for profit a tutti gli effetti, per la quale la creazione di valore condiviso verso tutti i propri stakeholder è parte integrante del modello di business. Oggi nel mondo ci sono oltre 4.000 B Corp certificate e più di 150.000 aziende in 80 Paesi e 150 settori utilizzano gli strumenti di B Lab per misurare e migliorare il proprio profilo di sostenibilità. Attualmente in Italia si contano più di 120 B Corp certificate e Fileni, sul mercato da oltre 40 anni, è la prima al mondo nel settore delle carni ad avere ottenuto questa prestigiosa certificazione.

L’azienda di Cingoli, come noto, è il primo produttore europeo di carni avicole provenienti da allevamenti biologici, con un fatturato di 500 milioni di euro, circa 300 allevamenti e 2mila dipendenti.

«Abbiamo affrontato un processo profondo di confronto interno ed esterno – ha sottolineato Massimo Fileni –  e ci siamo riconosciuti la vocazione, forte e con profonde radici, a essere un’azienda attivista. Nella definizione delle nostre purpose, vision, mission, nel nostro compasso strategico, abbiamo portato alla luce una linea che passa dalla sostenibilità, dall’economica circolare e arriva naturalmente a un terzo concept ancor più evoluto: quello di rigenerazione, intesa come la capacità di generare più valore economico, sociale e ambientale di quello utilizzato per produrre. Fileni, insomma, è azienda di valori».

«Siamo diventati una B Corp – ha spiegato Roberta Fileni —  perché sentiamo l’urgenza di agire e operare avendo un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Ogni giorno ci ispiriamo al principio “siamo parte, non siamo tutto”, secondo cui siamo parte del problema ma anche dell’unica soluzione possibile per difendere il futuro del pianeta e delle nuove generazioni. Una visione che si collega fortemente al valore dell’interdipendenza, condiviso da tutte le B Corp nel mondo. E questa certificazione non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso e uno stimolo a migliorare».

«Nel futuro di Fileni c’è la bellezza – ha aggiunto – , mantenerla e migliorarla per trasmetterla ai nostri figli».

Il Purpose di Fileni poggia su un concetto fondamentale: credere nella cultura rigenerativa come bene comune. Fileni si impegna a trasmettere alle nuove generazioni la bellezza della vocazione agricola e l’urgenza di rigenerare la terra. Tutelare, salvaguardare, proteggere: oggi si può fare di più, ridonare qualità all’esistente, in tutti i suoi livelli, da quello ambientale a quello sociale.

La Vision di Fileni parte dalla valorizzazione del territorio per aver cura del futuro della comunità. Fileni intende realizzare un modello di filiera rigenerativa, aperta e replicabile, perché un’imprenditoria responsabile si diffonda e, insieme al gruppo, per creare prosperità e bellezza per il territorio – e in questo ambito si inserisce l’importante presenza del Distretto Biologico delle Marche, il più grande d’Europa con 2.100 produttori e di cui Fileni è capofila e le comunità. È il momento di crescere, di potenziare lo spirito collaborativo, di ascoltare le esigenze reciproche, facendo dei propri territori degli esempi a cui ispirarsi.

La Mission di Fileni punta ad un ambizioso obiettivo: essere la migliore filiera in Europa per il benessere di persone e animali. Fileni si impegna, infatti, ogni giorno, a diventare il punto di riferimento in Europa per le proteine biologiche, tutelando il benessere animale e orientando stili di vita sempre più sostenibili. Perché la creazione di una filiera del benessere diffuso ha ricadute positive per tutti.

«Da industria ad azienda di brand – ha ricordato Simone Santini, direttore generale e Cco – con una storia valoriale da raccontare ai nostri consumatori che sono soprattutto nostri sostenitori. E’ il nostro senso di comunità, perché Fileni è costituito da un gruppo di persone che ogni giorno si impegna per difendere il futuro di tutti. Noi vogliamo essere i migliori per come facciamo le cose. E prossimo passo importante sarà rivolto al packaging, interamente compostabile, lo spreco che diventa risorsa».

La strada tracciata da Giovanni Fileni, le radici dell’azienda. Il fondatore ha chiuso l’evento ricordando gli inizi, negli anni Sessanta, «con 50 polli e l’altro lavoro di meccanico. Poi l’apertura di 47 negozi nel giro di 6 anni e il salto di qualità con il prodotto già pronto, primi a farlo e che ha attirato l’interesse della grande distribuzione».

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