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MARCHE Nasce Coldiretti Bio, Maria Letizia Gardoni presidente

Settore da 7,5 miliardi a livello nazionale tra consumo interno ed export, Italia leader in Europa con 70mila produttori

ANCONA, 17 febbraio 2022 – Nasce Coldiretti Bio la task force di aziende ed esperti per un settore che a livello nazionale vale 7,5 miliardi di euro tra consumi interni ed export. È quanto annuncia la Coldiretti in riferimento alla nuova associazione guidata dal presidente Maria Letizia Gardoni.

Classe 1988, giovane imprenditrice, Maria Letizia Gardoni ha un’azienda di ortofrutta bio proprio a Osimo, città dove è nata. Laureata in Scienze e tecnologie agrarie all’Università Politecnica delle Marche, ha ricoperto l’incarico di delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa.

Maria Letizia Gardoni è presidente di Coldiretti Marche e membro della giunta nazionale di Coldiretti.

«Con 70mila produttori siamo il Paese leader in Europa per numero di imprese impegnate nel biologico e che vanta ancora ampie opportunità di crescita economica e occupazionale. La nascita di Coldiretti Bio sancisce un’attenzione che Coldiretti ha sempre dimostrato nei confronti di un’agricoltura in linea con gli indirizzi europei di sostenibilità e complementare all’agricoltura tradizionale del nostro Paese. Campagna Amica sarà per noi il primo strumento di promozione del biologico italiano che saprà garantire tracciabilità, identità e riconoscibilità del marchio», spiega Maria Letizia Gardoni.

«Nell’ultimo decennio – rileva Coldiretti – le vendite bio totali sono più che raddoppiate (+122%) secondo dati Biobank. Il successo nel carrello sostiene l’aumento della produzione nazionale su 2 milioni di ettari di terreno coltivati, fornendo una spinta al raggiungimento degli obiettivi della strategia Farm to Fork del New Green Deal dell’Unione Europea che punta ad avere almeno 1 campo su 4 (25%) dedicato al bio in Italia. Un obiettivo strategico per raggiungere il quale è importante l’approvazione del disegno di legge sull’agricoltura biologica che non ha ancora concluso il suo iter parlamentare».

«Con quasi due italiani su tre (64%) che mettono prodotti bio nel carrello occorre difendere i consumatori e garantire la trasparenza degli acquisti – sottolinea Coldiretti – con anche l’introduzione di un marchio per il bio italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale. Bisogna assicurare una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione».

«Un passo importante per dare la possibilità di distinguere sullo scaffale i veri prodotti biologici Made in Italy – sottolinea Coldiretti – dinanzi all’invasione di prodotti biologici da Paesi extracomunitari, che spesso non rispettano gli stessi standard di sicurezza di quelli Europei. Infatti – conclude Coldiretti – i cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Efsa».

(foto in primo piano, Maria Letizia Gardoni)

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