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CUPRA MONTANA FOTO-RACCONTO DI UN PELLEGRINAGGIO

CUPRA MONTANA, 17 maggio 2016 – Nonostante le intemperanze atmosferiche i partecipanti al pellegrinaggio del 16 maggio sono riusciti a portare a termine il loro viaggio senza particolari danni; mi riferisco al fatto che data la perplessità della immediata vigilia se mettersi o meno in cammino, il fatto di essere arrivati senza particolari accanimenti del tempo alla meta è sicuramente motivo di orgoglio e di soddisfazione.
L’essersi ritrovati all’inizio di via San Bartolomeo numerosi ed ottimisti, l’aver cantato con convinzione le lodi al Creatore mentre si era immersi nel verde che menava al santuario o inginocchiati davanti al sagrato della chiesa del castello di Precicchie ad assaporare un minimo di disagio fisico a sconto dei peccati di cui si andava a chiedere venia ha dato un senso alla partecipazione.
La gente, forse meno numerosa del solito (per via del maltempo annunciato) ha trovato comunque la concentrazione per pregare, per seguire il proprio pensiero guidato e per mettersi in sintonia con il Creatore, cosa che solitamente non è facile realizzare al di fuori di questa splendida cornice verde.
Vedere negli occhi di chi ci cammina al fianco lo sforzo per l’erto cammino, qualche goccia di sudore che cola dalla fronte che è anche lo stesso che scende dalla tua ha reso meno aspro lo sforzo di andare, ha insaporito il desinare a conforto del corpo fiaccato nelle brevi soste previste dalla tabella di marcia non sempre benevola per i pellegrini; chi non è al suo primo pellegrinaggio sa cosa aspettarsi dietro le curve, sa quale sarà la pendenza del prossimo tratto di strada e prova magari a dosare le forze il tutto con successo se ha dei compagni di strada socievoli e buontemponi altrimenti, passo dopo passo, inesorabilmente perde terreno ed anche se non si tratta di una gara di resistenza o di velocità, a nessuno piace di rimanere indietro!
Domenica scorsa (17 maggio) , il tempo ha giocato a favore dei partecipanti; infatti ha tenuto nascosto il sole per quasi tutta la durata del pellegrinaggio, occhieggiando per brevi tracci durante la celebrazione sul piazzale prospiciente la Grotta dove si sono raccolti in buon numero i fedeli che hanno camminato fin dall’inizio e quelli che con l’aiuto delle macchine li hanno raggiunti per celebrare insieme ai fratelli la professione di fede e la suggestiva spartizione del pane.

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foto di Cristiana Loccioni

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