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REGIONE Caterpillar, Simona Lupini: «Delocalizzazione inaccettabile»

La consigliera regionale dei Cinque Stelle: «Alle Marche serve assetto fiscale nuovo, estendere gli incentivi del Sud»

ANCONA, 22 dicembre 2021 – La consigliera regionale a fianco dei lavoratori Caterpillar rilancia la richiesta di estendere alle Marche gli incentivi per il Sud.

La vertenza Caterpillar minaccia 270 posti di lavoro e un indotto importante: un colpo durissimo per il territorio di Jesi, anche a livello identitario considerato che dalla Nuova Sima ad oggi lo stabilimento ha quasi un secolo di vita.

Domani 23 dicembre, manifestazione dei  lavoratori a Jesi per protestare contro le scelte dell’azienda, mentre in Consiglio regionale si sono discusse ieri mozioni a sostegno dei lavoratori e contro le delocalizzazioni e la Giunta ha aperto il tavolo di crisi con azienda e sindacati, in attesa della convocazione del tavolo al Mise.

Nella discussione in Consiglio, è intervenuta anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Simona Lupini, confermando anche in quest’occasione il suo sostegno ai lavoratori.

«Dopo Elica, un’altra vertenza che non trova riscontro in nessuna difficoltà dell’azienda: lo stabilimento di Jesi produce su tre turni, con straordinari e un grande uso di interinali. Parliamo di un’azienda con livelli elevatissimi di produttività: chiudere significa comportarsi da pirati, mettere a rischio il futuro di centinaia di persone per incrementare marginalmente i profitti».

La consigliera torna sui provvedimenti necessari per contrastare l’ondata di crisi aziendali e delocalizzazioni che rischiano di colpire le Marche e tutta l’Italia.

«Dalla Speed Line alla Gkn, fino ai nostri casi di Elica e Caterpillar, le multinazionali non possono trattare i nostri territori in questo modo. Urgono provvedimenti regionali e nazionali contro le delocalizzazioni, che sanzionino le aziende che delocalizzano o chiudano senza giustificati motivi, e a prevedere obblighi precisi di reindustrializzazione e di gestione del percorso di crisi. Su questo, la nostra vice ministra allo sviluppo economico Alessandra Todde si sta battendo a livello nazionale».

Ma, per affrontare una crisi di lungo periodo e di vaste proporzioni come quella delle Marche, servono anche provvedimenti di sostegno alla competitività del territorio.

«Quando è scoppiata la crisi Elica, abbiamo presentato una nostra proposta, approvata dal Consiglio regionale e coordinata con una mozione di Patrizia Terzoni alla Camera per chiedere che venissero estesi alle Marche gli incentivi fiscali previsti per il Sud. Chiedo alla Giunta di attivarsi immediatamente con i ministri Franco e Giorgetti, e con la Conferenza Stato-Regioni, per arrivare a questo obiettivo: il miracolo della Terza Italia è solo un ricordo – commenta la consigliera regionale – sono necessari interventi fiscali e di incentivazione che riguardino tutta la regione: ormai, la crisi non riguarda più singoli distretti».

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