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Regione La nube dei tagli sulla linea ferroviaria Adriatica

Botta e risposta tra l’assessore regionale Francesco Baldelli e la consigliera dem Manuela Bora

Ancona – Alle annose discussioni sul raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, con le svariate problematiche annesse, vanno a ruota, o meglio a rotaia, le polemiche per i tagli al finanziamento finalizzato alla promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità sulla tratta Bologna-Lecce, meglio nota come Linea Adriatica.

Il governo Draghi, con la Legge 234/21 aveva stanziato 5 miliardi di euro per il potenziamento dell’Adriatica, così suddivisi: 50 milioni annui dal 2022 al 2023, 150 milioni nel 2024, 200 milioni nel 2025, 500 milioni annui dal 2026 al 2027, 400 milioni annui dal 2028 al 2030, 450 milioni nel 2031, 650 milioni annui dal 2032 al 2034 e 450 milioni nel 2035.

Francesco Baldelli

Interrogato dal gruppo consiliare del Partito democratico, nelle seduta di martedì 16 gennaio, l’assessore alle infrastrutture Francesco Baldelli ha confermato la sforbiciata di 350 milioni, come previsto dalla Legge di bilancio 2023/24 emanata dal Governo Meloni, destinati ad altre opere cantierabili. Lo stesso assessore ha però precisato che «il governo ha accolto la richiesta avanzata dalla Regione Marche e dalle associazioni di categoria, di avviare la progettazione di una linea ad alta velocità per il traffico merci e passeggeri di media e lunga percorrenza, con contestuale riqualificazione della linea esistente, volta a sviluppare una nuova e moderna infrastruttura, capace di offrire occasioni di sviluppo e valorizzazioni del territorio marchigiano. Una volta redatto lo studio di fattibilità, sarà possibile determinare il fabbisogno necessario per la realizzazione dell’opera».

Manuela Bora

Per nulla soddisfatta la consigliera dem Manuela Bora che accusa e rilancia: «Oggi l’unica certezza relativa alle infrastrutture ferroviarie è quella ereditata dalla Giunta Ceriscioli che nel 2020 chiese al Ministero 573 milioni per il raddoppio della Orte – Falconara, importo che fu stanziato nella precedente legislatura e poi traslato sul Pnrr, per essere approvato all’inizio della Giunta Acquaroli. Questa è la filiera al contrario, perché il vice Ministro Edoardo Rixi (Lega) prende i 350 milioni di euro destinati alla tratta Adriatica e alle Marche e li dirotta sulla linea Milano-Genova. Ci domandiamo cosa stia facendo Acquaroli. Sono tre anni che aspettiamo un’ iniziativa, ma niente: calma piatta, interrotta solo dagli annunci che da Roma la filiera chiede e impone sacrifici ai cittadini marchigiani, che al taglio di fondi sulla linea ferroviaria Orte-Falconara vedono aggiungersi anche quello sulla tratta Adriatica».

(m.p.)

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