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Cronaca

SERRA SAN QUIRICO INSEGNAVA ALLA SCUOLA MEDIA, DOLORE E SCONCERTO PER LA MORTE DEL PROFESSOR VITALETTI: UCCISO A COLTELLATE

Il luogo dove è avvenuto il terribile fatto di sangue

SERRA SAN QUIRICO, 29 gennaio 2017 – La notizia della morte del professor Alessandro Vitaletti, insegnante di Lettere alla scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Don Mauro Costantini“, ieri sera (28 gennaio) si è abbattuta sul paese con la violenza di un tornado, provocando dolore e sconcerto. Il 47enne di Sassoferrato è stato ucciso nel pomeriggio di ieri (28 gennaio) con cinque fendenti che gli hanno spezzato la vita. L’accoltellatore, secondo le informazioni acquisite dagli inquirenti, sarebbe un muratore di circa 50 anni, intorno al quale si sta stringendo in queste ore il cerchio dei carabinieri. Motivi passionali ci sarebbero all’origine dell’omicidio. Alessandro Vitaletti, persona riservata e molto conosciuta, si era separato da alcuni anni.

Il terribile fatto di sangue è avvenuto ieri pomeriggio, 28 gennaio, intorno alle 17:30 a Sassoferrato. Il presunto omicida si trovava all’interno di un bar quando ha improvvisamente interrotto una partita di carte e si è diretto all’esterno dell’esercizio pubblico per parlare con un suo conoscente, un ambulante. Poco prima di rientrare, al vicino distributore di benzina si è fermata un’Alfa scura guidata da Alessandro Vitaletti. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, pare che contro Vitaletti si sia avventato immediatamente il muratore. Lo ha colpito almeno 5 volte con un coltello, all’addome-torace, alla gamba e alle mani. Quest’ultima probabilmente perché il 47enne sassoferratese ha tentato di difendersi. Subito dopo, a bordo di un’automobile scura, l’accoltellatore si è dato alla fuga.

“Ero uscito da poco dal bar per fumare una sigaretta”, racconta un testimone. “Quando ho visto, Alessandro con la testa sul marciapiede ed il resto del corpo in strada. Sono corso da lui pensando l’avessero investito. Invece, ho visto i tagli dei fendenti. Ho preso un giubbotto per fargli poggiare la testa”. Nel frattempo, già in molti avevano chiamato i soccorsi. Sul posto si è precipitata un’ambulanza del 118 dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Sassoferrato. I sanitari hanno provato a stabilizzare l’uomo sul posto. E, poi, a sirene spiegate, si sono mossi in direzione dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. I medici fabrianesi del Pronto soccorso hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Ma, purtroppo, Alessandro Vitaletti è morto pochi minuti dopo essere arrivato al presidio ospedaliero cittadino.

Pochi minuti dopo il grave fatto di sangue, i carabinieri di Sassoferrato, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Fabriano, sono giunti sul luogo dell’accoltellamento. Hanno iniziato i rilievi e a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, ascoltando i numerosi testimoni presenti. Altri militari, invece, hanno iniziato la caccia all’uomo che, fuggendo, si sarebbe sbarazzato dell’arma del delitto, un coltello. I carabinieri lo hanno cercato nei pressi del luogo dell’omicidio, allargando man mano il perimetro delle ricerche. Ma saranno le indagini dei carabinieri a chiarire l’esatta dinamica di questo terribile fatto di sangue.

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