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Fabriano

MESSE Si ritorna in chiesa il 18 maggio, tutte le norme da rispettare

Diffuso il protocollo del Ministero degli Interni per permettere le celebrazioni eucaristiche in chiesa o in luoghi all’aperto

ROMA, 8 maggio 2020 – Dopo giorni di polemiche tra la Cei e il Governo, finalmente è stato redatto il protocollo per la graduale ripresa delle messe nelle chiese.

Ieri, infatti, è stato diffuso il documento dal Capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero degli Interni, Michele Di Bari, indirizzato al cardinale Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, per la ripresa delle celebrazioni a partire dal 18 maggio prossimo.

L’oggetto del protocollo

Il protocollo è stato approvato il 6 maggio dal Comitato Tecnico Scientifico, dopo una lunga trattativa tra i vescovi italiani e gli esponenti del Governo Conte. Il documento ha per oggetto le misure di sicurezza necessarie per affrontare l’emergenza Covid-19, stabilendo modalità di accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche, l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti, le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche ed altri suggerimenti.

Norme sugli ingressi

Si devono evitare, in primis, assembramenti sia nell’edificio che nei luoghi annessi come sagrestie o sagrati. In base alla capienza massima delle chiese verranno stabilite le misure di distanziamento sociale, che devono essere pari ad almeno un metro laterale e frontale. L’accesso ai luoghi di culto è contingentato e regolato da volontari e collaboratori che, indossando i dispositivi di protezioni individuale, guanti di protezione e un segno di riconoscimento evidente, devono favorire le entrate e le uscite.

Gli stessi devono vigilare sul numero di persone ammesse all’interno della chiesa, le quali sono tenute a rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri  al momento dell’entrata, utilizzando più ingressi con le porte aperte. Nel caso in cui la partecipazione dei fedeli superi le attese dei parroci, il protocollo consiglia di aumentare il numero di celebrazioni liturgiche. Negli accessi saranno posizionati liquidi igienizzanti.

Deve essere favorita la partecipazione a soggetti diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per assistere alla celebrazione. Alle persone che non possono partecipare alla funzione, si consiglia di mantenere le modalità streaming on line per assistere alle messe.

Condizioni per l’accesso

I partecipanti alle messe sono tenuti a indossare mascherine e non possono recarsi in chiesa nel caso in cui abbiano sintomi influenzali/respiratori, in presenza di temperatura corporea pari a 37.5 °C e se abbiano avuto contatti con persone positive al Covid-19 nei giorni precedenti.

Il protocollo prescrive di ridurre al minimo la presenza di concelebranti o ministri, che sono comunque tenuti a mantenere la distanza interpersonale anche nel presbiterio. Può esserci un addetto all’organo, ma si consiglia di omettere il coro. Non ci saranno nemmeno i libretti per i canti o i foglietti per seguire le letture.

Norme igieniche

Tutti i luoghi di culto, inoltre, devono essere igienizzati al termine di ogni celebrazione, disinfettando ogni altro oggetto utilizzato, come vasi sacri o ampolline. Le acquasantiere saranno tenute vuote. Si continuerà a non dare il segno dello scambio della pace. Non ci sarà la processione offertoriale, ma saranno posizionate le cassette agli ingressi della chiesa o in altri luoghi idonei. Il protocollo permette anche le messe all’aperto, a discrezione dell’ordinario del luogo.

L’Eucaristia sarà distribuita ai fedeli dopo che il celebrante e/o il ministro straordinario si saranno lavati accuratamente le mani, indossando la mascherina e i guanti monouso. L’ostia deve essere offerta evitando il contatto con le mani dei fedeli. Il sacramento della confessione è ammesso solamente in luoghi ampi e areati, che permettano il rispetto delle disposizioni del protocollo. Il sacerdote ed il penitente devono indossare sempre la mascherina.

Il documento è stato firmato dal Presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

(redazione)

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