Segui QdM Notizie

Chiaravalle

CHIARAVALLE L’INCERTO FUTURO DELLA MANIFATTURA, I DIPENDENTI: «NON PUÒ MORIRE UNA STORIA CHE DURA DA 260 ANNI»

fenucci


di GIANLUCA FENUCCI

CHIARAVALLE, 29 ottobre 2016 – Feriti nel morale ma non vinti, preoccupati ma orgogliosi. I 65 lavoratori della manifattura tabacchi di Chiaravalle lavorano e lottano, lavorano e non mollano. È  tutt’altro che una fabbrica fantasma quella manifattura che ha ormai 260 anni di vita e che ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo economico, sociale, culturale di Chiaravalle e del territorio. Gli operai, gli impiegati si recano nella fabbrica di viale Marconi, alla fine del lungo viale recentemente ristrutturato, con puntualità anche se il futuro è ancora pieno di incognite. “Da sei anni viviamo questa situazione – dicono un paio di lavoratori all’ingresso della fabbrica – ma non molliamo.

manifatturaCerto, la procedura per richiedere il concordato preventivo da parte dell’amministratore non ci fa dormire sonni tranquilli ma capiamo che è stata fatta per difendere anche il nostro lavoro in modo che non si interrompa la produzione”. Il dott. Giovanni La Croce, amministratore unico di MIT, società proprietaria della fabbrica chiaravallese, era stato chiaro sia coi lavoratori che con le istituzioni. “Il processo di ristrutturazione della società potrà proseguire senza doversi confrontare con azioni esecutive individuali o istanze di fallimento, sotto l’occhio vigile e attento del Tribunale di Ancona e della Procura. L’obiettivo che come amministratore unico di MIT mi pongo è quello, in assenza di un intervento di ricapitalizzazione da parte dei soci, di reperire sul mercato un nuovo imprenditore interessato ad acquisirne la proprietà e continuare una gloriosa attività iniziata nel 1759”.

manifattura5Ma come è la situazione all’interno della fabbrica? Cosa si fa in manifattura? È recente la produzione di un lancio di 400 chilogrammi di sigarette per l’Iraq, un aspetto significativo che potrebbe aumentare di molto la produzione di sigarette a Chiaravalle ed anche la produzione delle Futura Blu per la Libia potrebbe riprendere presto. Per il mercato italiano si producono diverse marche: dalle 821 blu e rosse alle Linda Blu e Plurifilter alle Chiaravalle verdi e marroni alle Futura Classica o Rossa Spagna. Inoltre, stando ad alcune voci di corridoio, che però non trovano conferma ufficiale, sembra ci sia un imprenditore italiano o un pool di imprenditori interessati all’acquisto dell’azienda.

Lo scoglio principale sono i debiti che MIT ha contratto: 3 milioni e 200 mila euro verso l’erario e l’Inps, 6 milioni verso le banche ed altri verso i fornitori. “Il ricorso al concordato – aveva detto La Croce – è una tutela per tutti, in particolare per i lavoratori: con questa procedura abbiamo 6 mesi di tempo per trovare un compratore e intanto non si interromperà la produzione”. I lavoratori sperano e lavorano, incrociano le dita e puntualmente svolgono le loro mansioni in azienda. Nessuno vuol mollare ed anche la città fa il tifo per loro. La storia non può morire.

([email protected])

News