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Cronaca

JESI TAGLI AI FONDI DEL SOCIALE, LA RABBIA DEL SINDACATO: “È TROPPO FACILE PROMETTERE E POI SCARICARE”

Le preoccupazioni di famiglie e associazioni sono giunte fino in Consiglio Regionale

Le preoccupazioni di famiglie e associazioni sono giunte fino in Consiglio Regionale

I tagli ai servizi sociali ricadono soprattutto sulle persone con disabilità

I tagli ai servizi sociali ricadono soprattutto sulle persone con disabilità

JESI, 3 ottobre 2015 – Dopo il Sindaco di Jesi, il Coordinamento delle Associazioni di volontariato operanti nell’Ambito Sociale IX ed il Presidente del Consiglio comunale di Jesi, scendono ora in campo i sindacati confederali e le categorie dei pensionati. Tutti d’accordo nel condannare il comportamento della Regione Marche sul grave problema dei servizi sociali sui quali si è abbattuta la scure dei tagli economici; tagli da tutti considerati ingiusti e di una pesantezza tale da mettere in seria crisi sia l’assistenza, così come le occasioni di lavoro. “Da informazioni in nostro possesso – scrivono Domenico Sarti (Cgil), Maurizio Andreolini (Cisl), Sandro Bellagamba (Uil e Uil Uilp), Sergio Ferreri (Spi Cgil) e Giovanni Focanti (Fnp Cisl) – ad oggi vengono a mancare all’interno del fondo stesso circa 15 milioni di euro a livello regionale. Per il nostro territorio ciò vuol dire non riuscire a garantire i servizi in essere fino alla fine dell’anno, a meno che i nuovi amministratori regionali non pensino di scaricare sulle famiglie e sui soggetti disabili integralmente il costo dei servizi”. Come detto in apertura, i Sindacati sono convinti che “la mancanza di risorse e il conseguente ridimensionamento dei servizi crea perdita di posti di lavoro, oltre al taglio degli orari per il personale impegnato negli stessi”.
Di fronte a questa situazione e a questo spettro “Le organizzazioni sindacali richiamano il Presidente della Giunta Regionale al rispetto degli impegni assunti in campagna elettorale che erano quelli del ripristino del fondo pari al 2014 e comunque quanto necessario al fabbisogno dei servizi”. Concludendo, i sindacati ammoniscono il Presidente della Regione ribadendo che è “troppo facile promettere in campagna elettorale e scaricare oggi sui Comuni e sui soggetti deboli”. Una leggerezza che potrebbe portare il fronte sindacale a promuovere una manifestazione in cui una moltitudine di disabili e le loro famiglie prendano d’assalto (civile, logicamente) il palazzo della Regione in modo che “il Presidente (della stessa ndr) tocchi con mano il dolore quotidiano della famiglie e i loro bisogni”.
(Sedulio Brazzini)

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