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8 Marzo «Riappropriarci dei diritti rendendoli attuali e concreti»

Anna Grasso, Ugl «Siamo ancora lontanissimi per le donne da interventi concreti che facilitino i tempi di conciliazione tra famiglia e lavoro»

ANCONA, 7 marzo 2021 – La Giornata Internazionale dei diritti delle donne è ormai alle porte, il fatidico 8 marzo, ma suona oggi come un ossimoro. Bisognerebbe abbandonare i connotati di ricorrenza commerciale per riappropriarci dei diritti costituzionalmente sanciti che hanno fatto l’impegno e la storia della nostra Italia rendendoli attuali e concreti.

In conseguenza di questa pandemia le ripercussioni sociali ed economiche hanno impattato in modo netto sulla partecipazione femminile al lavoro evidenziando un brusco aumento della disoccupazione oltre a evidenziare un gap salariale che spesso discrimina la donna lavoratrice nonostante la grande competenza, la qualificazione e la preparazione.

Uno studio effettuato al tavolo nazionale “lock women down” effettuato dall’Ugl con l’Osservatorio nazionale anti-molestie ha evidenziato risultati allarmanti. Il multitasking femminile, duro compromesso tra il mondo del lavoro e la cura della famiglia spesso con assunzione in quest’ultima di un netto sbilanciamento nei confronti del partner. Siamo ancora lontanissimi da interventi concreti che facilitino i tempi di conciliazione tra famiglia e lavoro. Si evidenzia lo stress potentissimo delle madri che hanno dovuto seguire i figli in cambiamento scolastico della didattica a distanza. Spesso le nostre donne impegnate in prima linea in tanti ruoli hanno dovuto tristemente scegliere tra il lavoro e la famiglia con contrazione delle nascite.

Per evidenziare poi la fragilità delle sottomissioni, delle prevaricazioni che spesso nel mondo del lavoro la donna deve subire, che passano attraverso discriminazioni e lessico non consono. Altro effetto tsunami della pandemia è stato l’aumento della violenza tra le mura domestiche e i casi di femminicidio.

Al giallo delle mimose si sostituisce il rosso del sangue versato dalle donne vittime di femminicidio omicidio doloso o preterintenzionale adoperato nei confronti di una donna uccisa per motivi basati sul genere. Nonostante la riforma della normativa vigente con la legge 69/2019 nota come Codice rosso che ha modificato sia processualmente che penalmente istituti per garantire maggiore tutela. Anche la fattispecie del revenge porn nota come diffusione illecita di immagini a sfondo sessuale senza il consenso della parte con il fine di recare nocumento alla vittima. Sicuramente l’inversione di rotta in questi fenomeni dilaganti è da ricercare nella radice culturale e di educazione.

Non bisogna accettare passivamente, come diceva Honorè de Balzacla rassegnazione è un suicidio culturale“. È per questo che l‘Ugl in pieno lockdown ha attivato uno sportello psicologico gratuito con la collaborazione della dottoressa Valentina Marra specializzata in psicologia analitica che ha evidenziato come «le criticità del periodo pandemico da un punto di vista psicosomatico, evidenziando il ruolo della figura professionale della psicologa fondamentale soprattutto sul posto di lavoro e in ogni contesto pubblico e privato».

«La pandemia da Sars Covid-19 continua ad avere conseguenze drammatiche su tutta la popolazione. Tale patologia non ferisce soltanto il corpo, anche la psiche è stata gravemente colpita. È noto che pandemie, catastrofi naturali o altri eventi di crisi rappresentino una minaccia per la salute mentale. La paura, il senso di solitudine e di abbandono durante il periodo di isolamento in casa o ricovero in ospedale, la sospensione di ogni attività ricreativa e spazio relazionale».

«Il lavoro estenuante per gli operatori sanitari e le forze dell’ordine, gli episodi di violenza domestica e la chiusura scolastica, sono aspetti non trascurabili che avranno conseguenze a medio-lungo termine. L’emergenza psicologica richiede la presenza di figure professionali che sostengano la popolazione in questo particolare periodo. L’assenza di un orizzonte temporale che ne definisca la fine, tende a diminuire la progettualità esistenziale, non c’è più un futuro al quale volgere lo sguardo, si vive il presente e ci si rifugia nel passato. Un’Umbra Mundi, ovvero un’ombra del mondo si libra su di noi e infetta corpo e psiche. Ma la catastrofe, la morte, simbolicamente precedono la rinascita. E paradossalmente la sofferenza, che ha portato l’uomo a separarsi fisicamente dai suoi simili, lo riporta nella sua profondità». 

La dottoressa Anna Grasso (foto in primo piano), segretario pari opportunità Ugl Marche, segretario provinciale Ugl funzioni e Polizia Locale Marche e rappresentante coordinamento nazionale Polizia Locale, auspica un «futuro di rilancio e di osservazione delle esigenze attuali del mondo femminile abbandonando quel clima di retrocessione dei diritti per assicurare il futuro delle nostre figlie, donne del domani. Come azioni concrete sul territorio sarebbe auspicabile dare maggiore impulso ai Cug (Comitato Unico di Garanzia) con monitoraggi costanti sul personale attraverso processi conoscitivi anche anonimi somministrati per verificare lo stress correlato e ogni situazione che possa interferire al benessere lavorativo intercettando disagi, molestie, intervenire con proposte contrattuali idonee per rilanciare la partecipazione femminile nel mondo lavorativo».

«Infine, agire con azioni di tutela più incisiva nel caso di segnalazioni anonime whistleblowing con protezione dell’anonimato sul segnalante per evitare ritorsioni e azioni idonee a rimuovere ogni situazione di discriminazione di ogni tipo affinché l’uguaglianza formale e sostanziale trovi applicazione concreta non solo sancita nella Costituzione Italiana».

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