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Cronaca

JESI UBALDI: IL RICORDO DI GIOVANNI FILOSA E GINO CANDOLFI

JESI, 5 marzo 2018 – Domani mattina alle ore 10,30 presso la chiesa di San Pietro Martire,  i funerali dello storico fotografo Ubaldo Ubaldi, morto ieri all’età di 72 anni per una malattia fulminante che purtroppo non gli ha lasciato scampo.

Nato a Serra de Conti nel 1946 , appassionato di fotografia, ha ritratto per più di mezzo secolo la storia della città. Dalle foto del primo giorno di scuola di ogni bambino jesino, ai matrimoni, allo sport, alle più importanti manifestazioni della nostra città.

Con lui se ne va un pezzo della storia jesina, frammenti di storia che lui ha immortalato.

E su facebook tanti i messaggi di cordoglio per questo nobile personaggio e professionista jesino, uno tra tutti un ritratto di lui da parte di un amico Giovanni Filosa, giornalista e Onafifetti che scrive
“Ieri se n’è andato, in perfetto silenzio come il suo carattere schivo di base poteva far sembrare, Ubaldo Ubaldi. Il fotografo, per antonomasia. E non solo il fotografo, ma l’amico che un giorno, una vita fa, incontrai, ed insieme a me tanti giovani che avevano la macchinetta in mano e cercavano confronti e suggerimenti, in un piccolo negozio in piazza della Repubblica, centralissimo. Il suo primo studio vero e proprio. Giovane come lo eravamo noi, non dispensava solo consigli ma ci faceva capire che veramente la fotografia è semplice se hai qualcosa da dire. Come la pensava Giacomelli, stessa terra, stessa cultura. Arrivava da Ostra e dintorni ma aveva le mani, gli occhi, il cuore e la mente che, insieme, combinavano una foto. Non era solo il fotografo di matrimoni e ritratti…Io voglio ricordare il suo stupendo libro “Jesi nelle foto di Ubaldo Ubaldi“, edito anni fa da Italia Nostra. Un  atto d’amore non solo per Jesi ma per il suo mestiere che ha trasmesso ai suoi ragazzi che, sicuramente, faranno tesoro di quello che il buon Ubaldo gli ha regalato giorno dopo giorno. Ricordo noi, giovani, che andavamo nel suo negozio per consigli, materiale e lui ci dedicava tempo, ci aiutava, ci consigliava..poi le gite insieme, bastava una chitarra e  tutto prendeva vita, un amico prezioso.Un altro pezzo di storia, pardon, di cultura che se ne va.”

Aggiunge il fotografo Gino Candolfi “era un amico, non posso credere che non ci sia più, ci sentivamo spesso e ci incontravamo in giro per la città, non eravamo concorrenti ma leali colleghi, talvolta ci confrontavamo sul materiale da tenere in negozio , sulle novità e anche per discutere di problemi legati al nostro settore, sono incredulo, con Ubaldo se ne va un grande fotografo ma prima di tutto una stupenda persona ed un appassionato di fotografia e storia locale, vorrei arrivasse alla famiglia, i figli e la moglie, la mia vicinanza”.

 

cristina amici degli elci

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