Marche news
ARRESTATO PONY EXPRESS DELLA DROGA
28 Ottobre 2019
Dopo essere già stato condannato nello scorso febbraio, il 21enne aveva ripreso a spacciare droga a bordo di un motorino
ANCONA, 28 ottobre 2019 – Continuano i blitz anti-droga della Polizia di Ancona, arrestato un 21enne anconetano, già condannato qualche mese fa.
Verso le 18 di sabato, agenti delle Volanti della Questura di Ancona, diretti dal S. Commissario Franco Pechini, lo hanno intercettato in via Caduti del Lavoro mentre, a bordo del suo ciclomotore, si stava muovendo per una consegna di sostanze stupefacenti. Il ragazzo era stato già condannato nel febbraio scorso a 2 anni di reclusione e 8.000 euro di multa, dopo che era stato trovato in possesso di 1 kg di “kush”, ovvero hashish di particolare qualità.
A distanza di alcuni mesi, il giovane si è rimesso a spacciare droghe nella zona di Brecce Bianche. Il 21enne, rispetto al passato, aveva cambiato strategia: non più lo spaccio in garage come avveniva qualche mese prima, ma si muoveva come un pony express a bordo del suo motorino.
I poliziotti lo hanno perquisito e hanno trovato, in una tasca del giubbetto, una panetta di circa 100 grammi di kush. La droga è particolarmente diffusa ad Ancona e contiene una sostanza estremamente potente, con un livello di Thc in percentuale molto più elevata rispetto all’hashish normale. Sono state rinvenute anche alcune banconote da 10 euro e il telefono cellulare utilizzato per gli appuntamenti.
Gli agenti hanno perquisito anche l’abitazione del giovane, cercando non solo nell’appartamento, ma anche in cantina, in garage e in alcune zone condominiali comuni. Nel vano contatori della corrente elettrica, nascosti sotto alcuni stracci, sono stati trovati altri tre panetti di kush per un peso di quasi 4 etti, alcune dosi di cocaina per circa 2 grammi, un bilancino elettronico e materiale plastico per il confezionamento della droga.
Il 21enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In attesa dell’udienza di convalida, è agli arresti domiciliari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
