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Ambiente Quale futuro per i Contratti di Fiume

Stati Generali dei CdF della Regione Marche  in programma venerdì 7 luglio, 9.30, a Palazzo Li Madou

Ancona – Il Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume, a cinque anni dall’XI° incontro nazionale del 5 febbraio 2018,  nell’ ultimo comitato di pilotaggio dell’aprile scorso, con decisione unanime, ha promosso sul territorio nazionale l’attuazione di assemblee regionali sui Contratti di Fiume in vista del XII° Tavolo Nazionale che si terra a Napoli a fine novembre. 

Queste assemblee regionali già svolte in Regione Lazio, Friuli e Veneto, intendono essere una sede di ascolto con lo scopo di definire lo stato di fatto dei singoli processi avviati, in atto o annunciati, individuando in via pratica le azioni di rafforzamento necessarie, in vista di incontri già programmati a livello governativo e parlamentare che il TNCdF terrà tra fine settembre e ottobre, per rendere ancora più incisivi e concreti i processi di co‐pianificazione messi in atto nell’ambito degli oltre 200 CdF avviati in Italia e circa 80 sottoscritti, con particolare riguardo alle fasi realizzative degli interventi previsti nei Programmi d’ Azione e a quelle successive di monitoraggio, presidio e manutenzione.

La Regione Marche, sollecitata in tal senso dal TNCdF, ha subito manifestato grande interesse all’iniziativa e allo strumento dei CdF già assai diffuso in questa regione (ben 14 CdF avviati) decidendo di convocare gli “Stati Generali dei Contratti di Fiume della Regione Marche“ e invitando tutti i Contratti di Fiume in corso nella regione per il 7 luglio, 9.30, a Palazzo Li Madou.

«Un grande segnale, questa convocazione degli stati generali – ha affermato David Belfiori, referente CdF per le Marvhe – che dimostra l’utilità dello strumento e la chiara intenzione della Regione di favorirlo e di utilizzarlo in questa stagione di cambiamenti climatici e di necessità di nuove programmazioni e pianificazioni territoriali e di interventi strutturali e non strutturali per mitigare alluvioni e siccità e per conseguire sviluppo locale, da realizzare in modo partecipato».

«Evidentemente la Regione Marche crede in questo strumento – ha agggiunto Endro Martini membro del Comitato regionale dei CdF delle Marche in rappresentanza del TNCdF e coordinatore nazionale per la Sigea Aps dell’area tematica CdF -. Ci auguriamo che emergano proposte concrete e realizzabili per la costruzione di una visione d’insieme a livello regionale e nazionale che possa essere rappresentata in un “Documento di Discussione” da sottoporre al XII Incontro Nazionale del TNCdF, e anche ad un nuovo documento di “Posizione e Proposta dei CdF italiani” da presentare ai vertici regionali e al governo nazionale».

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