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Ancona “Rosso Invisibile – Violenze Nascoste”, contro la violenza di genere

L’iniziativa ha visto una notevole partecipazione di pubblico nonché di giovani studenti degli Istituti di istruzione secondari del capoluogo

Ancona, 8 marzo 2023 – Si è tenuto stamattina il convegno dal titolo “Rosso Invisibile – Violenze Nascoste”, presso il Teatro Sperimentale “Lirio Arena”, in via Redipuglia, evento di sensibilizzazione ed educazione alla legalità contro la “violenza di genere”.

L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche, del Comune di Ancona e della Commissione pari Opportunità della Regione Marche, ha visto una notevole partecipazione di pubblico sia tra le autorità civili e militari della provincia e della regione, nonché di giovani studenti degli Istituti di istruzione secondari del capoluogo. Erano presenti infatti circa 400 ragazzi degli istituti RinaldiniSavoia -Benincasa, Podesti, Volterra e Vanvitelli Stracca.

 L’iniziativa si è avvalsa delle relatrici:

  • Dr.ssa Valentina D’Agostino, Procuratore Aggiunto di Ancona;
  • Dr.ssa Emanuela Zambataro, Direttore INPS Regionale Marche;
  • Dr.ssa Sabrina Ferretti, Referente Banca d’Italia per l’Educazione Finanziaria; 
  • Dr.ssa Marina Pepe, Dirigente Divisione Anticrimine della Questura di Ancona;  
  • Dr.ssa Chiara Morandi, della Morandi Group S.r.L. 

Nell’intervento del Procuratore Aggiunto dr.ssa Valentina D’Agostino sono stati evidenziati i diversi temi e i molteplici aspetti, con cui può manifestarsi la violenza di genere e in particolare quella contro le donne, nonché le principali figure di reato previste, con una particolare attenzione a quelle condotte cui maggiormente possono essere esposti i giovani, quindi violenza sessuale, atti persecutori e cessione di materiale pedopornografico

La dr.ssa D’Agostino ha rimarcato «la sacralità della sfera intima delle persone, l’importanza del consenso in questo tipo di reati».

Importante riflessione è stata formulata dalla direttrice dell’Inps Marche, dr.ssa Emanuela Zambataro, che ha presentato due prestazioni poco conosciute, che possono aiutare le donne a ribellarsi a una situazione di violenza fisica o psicologica.

La prima è il Reddito di Libertà, un contributo economico di 400 euro mensili erogato per un massimo di 12 mesi e destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.

La seconda prestazione, destinata alle donne lavoratrici che hanno subito violenza e sono inserite in un percorso di protezione è il  Congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere, della durata massima di 90 giorni di astensione dal lavoro, anche non consecutivi, da fruire entro tre anni dal provvedimento di protezione.

«Denunciare una violenza è più difficile, se si vive una situazione di dipendenza economica – ha dichiarato la dr.ssa Zambataro – . Per questo è importante far conoscere l’esistenza di misure previdenziali che possono contribuire a far uscire le donne da una spirale di prevaricazioni e di  paura».

Molto importante è stato l’intervento della dr.ssa Sabrina Ferretti, referente per l’Educazione Finanziaria per le Marche della Banca d’Italia, che ha illustrato alla platea «le profonde differenze che, purtroppo, ancora permangono tra uomini e donne in materia finanziaria, auspicando per combattere la violenza economica una sempre maggiore consapevolezza e conoscenza delle donne nella materia economica, anche attraverso gli interventi educativi che la Banca d’Italia ha implementato».

La dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Ancona, vice Questore dr.ssa Marina Pepe ha richiamato «l’importanza della prevenzione in questo tipo di reati, dove purtroppo la tutela penale arriva quando ormai la compromissione del bene giuridico si è già realizzata».

Richiamando la campagna dipartimentale…Questo non è amore è stato evidenziato «come lo strumento dell’Ammonimento del Questore sia contro gli atti persecutori, che contro la violenza domestica rappresenti in questo momento storico la tutela più efficace e immediata per le donne vittime di condotte persecutorie e/o maltrattanti».

«I dati raccolti in provincia ci confortano che nei confronti dei soggetti ammoniti non sono emerse recidive significative e di come l’Ammonimento del Questore costituisca uno strumento duttile, utilizzabile anche in situazioni di violenze nascoste come nel mondo del lavoro o della famiglia».

Molto interessante e particolarmente sentita è stata la testimonianza personale della dr. ssa Chiara Morandi, della Morandi Group s.r.l, che ha ripercorso «le tappe principali della importante scelta professionale all’interno dell’azienda di famiglia e di come sia stata una decisione coraggiosa e difficile, ma di grande soddisfazione», invitando le giovani studentesse presenti in teatro «ad avere altrettanto coraggio e audacia».

L’evento ha visto la partecipazione della bravissima e giovanissima musicista marchigiana Sofia Tornambene, che si è esibita in due distinti momenti del convegno, con alcune sue canzoni.

Sofia Tornambene

L’esibizione si è conclusa con la presentazione del nuovo singolo dell’artista, “Tempesta”, scritto in un momento particolare attraversato dalla compositrice, che ha voluto condividere con i giovani studenti presenti in teatro.

Nel corso dell’incontro si è provveduto alla distribuzione delle brochure della campagna “…Questo NON È AMORE” del Dipartimento della Ps, Direzione centrale anticrimine, e degli opuscoli stampati per l’occasione della sede regionale Inps, in merito agli istituti del “Reddito di Libertà” e del “Congedo” indennizzato per vittime di violenza.

Il questote Cesare Capocasa

I dati sulla violenza periodo dal 1 gennaio 2023 al 4 marzo 2023

Nella Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne, la Polizia di Stato segnala che nel
territorio della provincia di Ancona, dall’inizio del 2023 sono già 4 gli Ammonimenti emessi dal Questore Capocasa sia per violenza domestica che per condotte persecutorie.


La casistica varia e coinvolge sia uomini che donne, ma è evidente che la misura
dell’Ammonimento
si segnali per la particolare capacità preventiva e possibilità di risultare
efficace in molteplici situazioni.


In particolare, in un caso di atti persecutori in materia di ambiente di lavoro, il Questore di Ancona ha emesso due Ammonimenti, per colpire sia il datore di lavoro di una giovane
donna, sua impiegata di cui si era invaghito, sia la moglie dello stesso, che malgrado
la vittima si fosse licenziata
e avesse trovato lavoro presso un altro esercizio commerciale,
aveva continuato a molestarla con appostamenti e messaggi social, perché gelosa dell’attenzione che il marito provava per la ex dipendente.

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