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ANCONA Sindacati e Anci: sospendere tributi locali e tariffe servizi

Protocollo d’intesa per venire incontro a cittadini e famiglie, invito ai Comuni di disporre in tal senso causa non solo l’emergenza sanitaria ma anche economico-sociale

ANCONA, 4 maggio 2020 – È stato siglato, nei giorni scorsi, il Protocollo di intesa tra Anci Marche (Associazione nazionale Comuni italiani) e Cgil, Cisl e Uil Marche per venire incontro alle esigenze dei cittadini e delle famiglie, specie quelle più colpite dalle ripercussioni economiche e sociali determinate dall’emergenza sanitaria per il Covid-19.

25 Aprile jesi

Daniela Barbaresi

In particolare, con questa intesa, il Presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi (foto in primo piano), e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Marche, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti, invitano i Comuni delle Marche affinché, alla luce della situazione di emergenza non solo sanitaria ma anche sociale ed economica, dispongano il rinvio dei pagamenti dei tributi quali Imu, Tari, Tasi e altri tributi locali nonché il pagamento delle rette dei servizi per l’infanzia, la disabilità, la non autosufficienza, delle mense scolastiche o di altri servizi a domanda individuale e delle multe.

I firmatari hanno condiviso anche la necessità di garantire la continuità dei servizi e delle prestazioni assistenziali alle persone, nelle forme e nelle modalità che la situazione consente, in condizioni di sicurezza per gli operatori e operatrici, nonché la necessità di attivare un monitoraggio degli interventi adottati dai Comuni delle Marche per il sostegno alimentare a favore dei cittadini e dei nuclei familiari più gravemente colpiti dall’emergenza per Covid-19. Intendono, inoltre, promuovere l’adozione da parte di tutti i Comuni delle Marche dei regolamenti per l’accesso ai servizi a domanda individuale e per l’integrazione delle rette dei servizi residenziali e semi-residenziali, utilizzando l’Isee lineare e attualizzato.

Secondo Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci Marche, «in questa gravissima crisi, ai Comuni è stato demandato il compito di realizzare la gestione di vecchie e nuove fragilità. Sono stato tra i firmatari della petizione con la quale abbiamo chiesto al Governo la somma di 5 miliardi per il ristorno delle mancate entrate nelle casse dei Comuni, anche se l’accordo per ora sottoscritto con il ministro Gualtieri ha previsto una dotazione di 3 miliardi. Come Anci, abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo nazionale di monitoraggio per tenere sotto controllo le perdite dei Comuni per far sì che i servizi ai cittadini non vengano mai meno e mi riferisco ad attività essenziali come la raccolta di rifiuti, trasporto pubblico e servizi sociali».

Soddisfatti anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Barbaresi, Rossi e Fioretti secondo i quali «in questa fase così concitata, con un tessuto sociale ed economico messo a dura prova dall’emergenza Covid-19, assume grande valore lo sforzo di Anci e organizzazioni sindacali di lavorare su obbiettivi condivisi per dare risposte concrete e stringenti alle persone e alle famiglie, sul piano della salvaguardia dei servizi, dell’alleggerimento della pressione fiscale e del sostegno a chi è più duramente colpito dalla crisi».

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