BENESSERE Stipsi: 10 consigli per combatterla

28 Novembre 2020
La rubrica “Il parere dell’esperto” è uno spazio affidato a persone specializzate su argomenti di comune interesse
Il termine “stipsi” deriva dal greco styphein (stretto) ed indica una difficoltà nell’espletamento della funzione intestinale. La stitichezza o stipsi viene comunemente definita anche come una difficoltosa o infrequente evacuazione con sensazione di incompleto svuotamento intestinale (“tenesmo”). È una problematica molto frequente, che interessa circa il 15% della popolazione. È maggiormente diffusa tra i soggetti di sesso femminile, aumenta con l’avanzare dell’età ed è più frequente in chi è sottoposto a stress psicologici.
Si parla di stipsi cronica se la problematica ha una durata maggiore a 6 mesi.
Le cause che possono portare alla stitichezza sono molteplici: dall’emotività, alla scorretta alimentazione, alle variazioni ormonali che influenzano il microbiota intestinale, all’uso di farmaci antidepressivi. Naturalmente la stipsi può essere causata anche da patologie gastrointestinali e non solo, per questo è sempre fondamentale una corretta ed accurata diagnosi medica prima di approcciare qualsiasi rimedio.
Quando le origini della stipsi non sono correlate a patologie specifiche può essere utile applicare alcune di queste 10 semplici indicazioni utili a combatterla:
1 – consumare quotidianamente 2.0-2.5 litri di acqua al giorno, a piccoli sorsi, fuori pasto e a temperatura ambiente o calda (non fredda), anche sotto forma di tisane e caffè d’orzo, per garantire una corretta idratazione dell’organismo e del materiale fecale;
2 – bere 1-2 bicchieri di acqua tiepida o calda il mattino a digiuno per riattivare il riflesso gastrocolico;
3 – consumare fibre del tipo solubile sotto forma di 2 porzioni di frutta fresca al giorno, prediligendo frutti con maggiore attività lassativa come il kiwi e la mela cotta;
4 – consumare fibre solubili e insolubili sotto forma di 2 o 3 porzioni di verdure al giorno, prediligendo verdure crude (insalata, finocchio, radicchio) e alcune tipologie di verdure cotte (zucchine, cavolfiore, carciofi);
5 – consumare il mattino a digiuno semi di girasole o di lino (da masticare accuratamente o macinare e consumare nell’immediato) o di chia (da mettere in ammollo almeno 15 minuti prima nell’acqua, nel latte o nello yogurt) per fornire mucillagini che si gonfiano a contatto con l’acqua;
6 – assumere batteri probiotici (ovvero Lattobacilli e Bifidobatteri) che possono rinforzare il corretto microbiota intestinale, anche sotto forma di yogurt arricchiti o sotto forma di flaconcini o bustine monodose;
7 – utilizzare 2-3 c.m. di olio EVO al giorno come condimento a crudo sulle verdure per avere un’azione lubrificante ed emolliente sulla mucosa gastro-intestinale;
8 – consumare fibre del tipo insolubile prediligendo prodotti integrali (legumi, cereali, pasta integrale, biscotti integrali, pane integrale o cereali) a quelli più raffinati.
È inoltre fondamentale:
9 – praticare almeno 30-40 minuti di movimento al giorno, sia sotto forma di attività fisica aerobica che di rafforzo muscolare (addominali in primis);
10 – non trattenersi in caso di stimolo, concedersi del tempo in bagno e rilassarsi, in caso di necessità assecondare lo stimolo assumendo una posizione accovacciata.
Le precedenti indicazioni non sostituiscono il parere del medico e possono essere seguite solo in assenza di patologie o allergie o intolleranze controindicate.
Dr.ssa Simona Ciciliani, Biologo Nutrizionista
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