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CASTELBELLINO CITTADINANZA BENEMERITA A RICCARDO CECCARELLI

Conferita  quella onoraria durante la stessa seduta del Consiglio comunale alla senatrice Liliana Segre

CASTELBELLINO, 26 dicembre 2019 – Il Comune di Castelbellino nel Consiglio comunale del 23 dicembre ha conferito la cittadinanza benemerita a Riccardo Ceccarelli (foto in primo piano), scomparso il 26 ottobre scorso.

La motivazione per il conferimento

La motivazione proposta dal Sindaco e dalla Giunta Comunale e approvata all’unanimità recita: «Per il suo impegno instancabile, come studioso di storia locale e quale giornalista pubblicista appassionato delle vicende che hanno segnato la storia dei Castelli di Jesi, e in particolare di Castelbellino. Per aver mantenuto negli anni uno strettissimo legame con la nostra comunità, riconosciuto e testimoniato da opere e iniziative finalizzate a promuovere la conoscenza e la valorizzazione della realtà storico-artistica di Castelbellino».

Grande apprezzamento anche per gli interventi dei capogruppo della maggioranza e della minoranza che hanno voluto ricordare tutto il lavoro svolto dal professor Ceccarelli per il Comune di Castelbellino nel campo storico e artistico, ma anche l’uomo, colto e umile, noto per la sua professionalità accompagnata da una grande carica umana.

Al termine, con una mesta cerimonia, il sindaco Andrea Cesaroni ha consegnato alla vedova Raffaella Beccaceci una pergamena che ricorda il riconoscimento.

Liliana Segre

Sempre nello stesso consesso, il Consiglio comunale, all’unanimità, ha voluto conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre.

La motivazione per il conferimento

«Per avere dato voce a circa quarantamila italiani vittime delle leggi razziali, a cui fu disconosciuta la condizione naturale di essere umani, colpevoli soltanto di essere nati, privati dei più elementari diritti, sottoposti a quella dura persecuzione che produsse la Shoah italiana, il cui esito fu la negazione della libertà personale, della dignità del corpo e dell’anima e infine della vita stessa. Per l’impegno che ha profuso nell’educazione morale e civile delle giovani generazioni, in considerazione del valore etico della sua testimonianza, sempre finalizzata ad un agire responsabile e “senza odio”; riconoscendo il valore della memoria come leva fondamentale per “mantenere vivo il ricordo del passato” e per ribadire l’avversione contro ogni potere totalitario, a prescindere da qualunque ideologia».

Gli interventi che si sono susseguiti hanno voluto cogliere il significato particolare di tale onorificenza in un momento come quello attuale dove riaffiorano sentimenti di odio, di razzismo, di antisemitismo, anche rivolti a persone come la Senatrice che, dopo aver subito le inaudite violenze di Auschwitz, è costretta, per questo, a viaggiare sotto scorta armata.

Il riconoscimento sarà trasmesso alla Senatrice che, seppure impossibilitata ad intervenire direttamente durante lo svolgimento del Consiglio, ha comunicato la sua gratitudine e ha espresso la volontà di inviare un indirizzo di saluto e di ringraziamento a proclamazione avvenuta.

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