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CASTELPLANIO Giornata Carlo Urbani: emozioni ripercorrendo vita e pensieri del medico della Sars

Serata dedicata alla sua figura ieri sera alla Sala polivalente: documenti e immagini di un uomo “giusto tra i giusti”

CASTELPLANIO, 30 marzo 2022 Intense le emozioni, ieri sera, alla Sala polivalente dove è andato in scena “Carlo Urbani, la voce di un fiore di loto”, rappresentazione che ha ripercorso il viaggio di una vita, con parole, note e immagini del celebre medico che riuscì a identificare la Sars rimanendone vittima il 29 marzo 2003 a Bangkok e a cui è dedicata la giornata regionale proprio il 29 marzo.

L’iniziativa, promossa da Comune, Assemblea legislativa delle Marche insieme all’Aicu, Associazione italiana Carlo Urbani, e alla famiglia Urbani, ha visto una grande partecipazione di pubblico, con il sindaco Fabio Badiali a portare i saluti e annunciare l’apertura entro l’estate del museo interattivo dedicato al medico, esprimendo poi gratitudine al Consiglio regionale per le risorse che saranno stanziate in occasione del ventennale della scomparsa per attività di promozione sulla figura del medico rivolte al mondo della scuola.

Il sindaco Fabio Badiali con il prefetto Darco Pellos

Presente in sala – insieme ai consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo e Chiara Biondi – anche il prefetto di Ancona, Darco Pellos, che ha sottolineato come Carlo Urbani faccia
parte a pieno titolo di quella parte migliore della comunità, solidale e vicina agli ultimi.

La moglie Giuliana

La serata è poi entrata nel vivo con le parole di Carlo Urbani e della moglie Giuliana, attraverso le voci affidate a Paolo Pirani e Lucia Santini, accompagnati al violino da Marco Santini. Momenti di forte intensità, dove è emersa nitida la figura di un uomo di grandissimo spessore e con valori profondi, curioso e attento, in giro negli angoli più poveri e remoti del pianeta a provare a sconfiggere malattie e ingiustizie sociali, insieme a Medici senza Frontiere di cui era diventato presidente per l’Italia.

Marco Santini

Proprio l’attuale presidente, Claudia Lodesani, ha voluto essere presente per ribadire il sogno di Carlo Urbani: che tra 50 anni non esista più Medici senza Frontiere. La condizione è che non vi siano più povertà e malattie in giro per il mondo.

Finale emozionante con Luca Urbani a trasmettere il ringraziamento della famiglia, ricordando che il desiderio del papà – permettere ai figli di conoscere il mondo e le sue fragilità – trova oggi concretezza nel suo impegno in Africa e in quello del fratello Tommaso in vari Paesi del mondo. E poi l’insegnante di Recanati, Ilenia Severini, a portare una delle testimonianze del mondo della scuola legate a Carlo Urbani a cui molti plessi e istituti comprensivi sono oggi intitolati.

Il rendering di una delle sale museali a Castelplanio

Proprio a questi ragazzi è in particolare dedicato il museo in costruzione a Castelplanio, affinché possano entrare direttamente in contatto con materiali, documenti e immagini di quest’uomo, giusto tra i giusti.

(foto Alessio Avaltroni)

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