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CASTELPLANIO Il tour nei frantoi per la giornata dell’olio

«Region che vai, olio che trovi» e quello marchigiano sembra essere un vero e proprio prodotto di nicchia, dal gusto unico e una qualità irripetibile, simbolo dell’operosità e della cultura contadina delle colline marchigiane

CASTELPLANIO, 26 ottobre 2021 – È quanto i più curiosi hanno potuto scoprire domenica 24 ottobre, in quello che è stato, grazie all’iniziativa della Città dell’Olio e alla disponibilità del Comune, un vero e proprio viaggio nel mondo dell’olio e dell’oliva.

Questa quinta giornata internazionale della Camminata tra gli olivi portava con sè un grande obiettivo, quello di «ridare vitalità al paese, promuovendo il turismo nel territorio ma anche la conoscenza dell’alimento e delle piccole imprese del posto», aveva detto Roberta Casali, assessore alla cultura e territorio.

Museo civico

Obiettivo che sembra essere stato raggiunto visto che «l‘Amministrazione comunale è molto soddisfatta dell’andamento della giornata. Quando, intorno alle nove, sono cominciate ad arrivare le prime persone in Comune, l’assessore all’istruzione Ilaria Cascia e il presidente della Pro Loco, Paolo Marini, che avevano il compito di registrare il nome dei presenti e consegnare loro i gadget della Città dell’olio, sono rimasti stupiti del numero di partecipanti, provenienti anche da Jesi», ha spiegato l’assessore Roberta Casali.

Dopo aver formato piccoli gruppi, a turno è stato possibile visitare il Museo Civico, al primo piano del palazzo comunale, grazie alle guide Roberta Casali e Gianni Barchi, studioso e autore di Casteplanio una storia, che si è occupato degli archivi storici del paese.

Prima di intraprendere il cammino tra gli olivi delle colline di Castelplanio, la Pro Loco e il Comune hanno offerto la colazione ai partecipanti: gustosi dolcetti racchiusi in una graziosa confezione, preparati per l’occasione dal Piccolo Forno, panificio-pasticceria del paese.

Prima tappa: il Frantoio Zenobi, nella frazione di Piagge. Mariapia Zenobi ha illustrato tutte le fasi di lavorazione delle olive con i macchinari all’azione, permettendo così ai presenti di entrare nel vivo della produzione. Il frantoio si è trasformato in un ambiente idilliaco, quando, nel momento della molitura, le olive hanno rilasciato un buonissimo e piacevolissimo profumo: quello dell’olio.

Ad aspettarli, una volta usciti dal frantoio, una distesa di bruschette dorate condite con olio e sale, pronte per essere gustate. Una vera prelibatezza per il palato!

Seconda tappa: il Casale DàRò, nella frazione di Piagge. La titolare Roberta Paccusse ha accolto il gruppo con un tavolo pieno di torte salate e dolci, preparati con i prodotti biologici dell’azienda, che ha brevemente descritto.

Terza tappa: il Frantoio Chiodi, nella frazione di Macine. Per arrivare all’ultima destinazione, si è dovuto scendere per una collina, dove tra gli ulivi l’agronomo e viticoltore Edoardo Dottori, proprietario di un’azienda agricola, ha tenuto una interessante lezione sulla gestione agronomica dell’oliveto, sulla sua morfologia e su come si può ottenere e riconoscere un olio buono.

Dottori ha guidato i presenti in una degustazione di oli per quella che è stata la scoperta organolettica del prodotto presso il frantoio Chiodi, dove i titolari hanno servito la pasta da una forma di formaggio. Ad accompare questo bel momento di convivialità, prima dei saluti finali, i vini delle aziende Capriotti e Socci.

Nicoletta Paciarotti

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