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Cronaca

CASTELPLANIO SCAPPANO ALLA VISTA DEI CARABINIERI E LASCIANO NELL’AUTO (RUBATA) LA REFURTIVA: ARGENTERIA E DIAMANTI

Il maggiore Benedetto Iurlaro e il maresciallo Marco Bauco (foto CriCo)

Il maggiore Benedetto Iurlaro e il maresciallo Marco Bauco (foto CriCo)

La stazione dei carabinieri di Castelplanio è guidata dal maresciallo Marco Bauco (foto CriCo)

La stazione dei carabinieri di Castelplanio è guidata dal maresciallo Marco Bauco (foto CriCo)

Gli arnesi da scasso, tra cui un frullino professionale per scassinare cassaforti (foto CriCo)

Gli arnesi da scasso, tra cui un frullino professionale per scassinare casseforti (foto CriCo)

CASTELPLANIO, 2 febbraio 2016 –  I carabinieri della stazione di Castelplanio, guidata dal maresciallo Marco Bauco, hanno intercettato ieri sera, 1 febbraio, verso le 19.30, un’autovettura – risultata poi rubata agli inizi di gennaio a Montegranaro e di proprietà di un 64enne –  i cui occupanti, vistisi alle strette si sono dati alla fuga riuscendo a fare perdere le loro tracce.

All’interno della Volkswagen New Beetle abbandonata dai due, i militari hanno rinvenuto, in due distinti borsoni, numerosa refurtiva composta da argenteria e due diamanti, – il tutto per un  valore di svariate migliaia di euro, ma si sta quantificando ancora – nonché  arnesi da scasso:  un frullino professionale per scassinare casseforti, con lamine di ricambio; un grosso piede di porco adatto proprio per divellere l’apertura delle stesse; alcuni grossi cacciavite.

L’incremento dei servizi serali e notturni del 50% adottato non senza sacrificio dalla Compagnia di Jesi e dalle stazioni della Vallesina, su direttiva del maggiore Benedetto Iurlaro, sta dando i primi frutti, visto il controllo capillare e continuo che si riesce a effettuare sul territorio.

E proprio nel corso di questi controlli i carabinieri della stazione di Castelplanio hanno intercettato l’auto sospetta che si aggirava, con due individui a bordo, vicino ad alcune villette isolate tra Moie e Castelplanio.

Gli uomini dell’Arma hanno immediatamente cercato di fermarli e ne è derivato un inseguimento sulla Sp 9 che si è concluso dopo 3 chilometri circa all’altezza del cimitero di Moie, dove i due, sembra giovani, vestiti di nero e con cappellino per travisare i lineamenti, hanno abbandonato l’auto e sono fuggiti in direzioni diverse per la campagna circostante.

È  iniziata così una caccia all’uomo da parte delle numerose pattuglie fatte convergere nella zona ma sino ad ora senza esito.

Sull’autovettura recuperata, comunque, sono stati effettuati i rilievi per poter estrapolare eventuali impronte digitali o campioni biologici che possano portare all’identificazione dei malviventi.

I carabinieri stanno procedendo anche a rintracciare la proprietà della refurtiva recuperata e sembra che sia stata individuata.

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