JESI LA RETE-TRAPPOLA FA STRAGE DI PICCIONI AL VECCHIO OSPEDALE: UNA MORTE LENTA

JESI, 2 febbraio 2016  –   Sono dovuti intervenire due volte, i vigili del fuoco del distaccamento di Jesi, domenica scorsa, all’interno della zona del vecchio ospedale di viale della Vittoria.

Le chiamate, una nel primo pomeriggio, l’altra verso le 19, entrambe per soccorrere due piccioni rimasti incastrati sulle reti che si trovano  all’altezza del quarto piano, nella porzione di edificio che ospita le cucine, a piano terra, unica attività ancora rimasta operativa per i pasti in distribuzione al nuovo ospedale “Carlo Urbani”. Li hanno salvati e fatti volare via.

Il fatto è che quelle reti, a protezione di apparecchiature che si trovano sul terrazzo, non sono metalliche e non sono visibili. È facile, perciò, che i volatili non se ne accorgano volandoci nei pressi e vi rimangano imprigionati.

I vigili del fuoco intervenendo con l’autoscala hanno provveduto, con la solita rapidità e competenza, a sistemare una situazione che, a detta di alcuni che lavorano nelle cucine sottostanti, si ripete spesso. Domenica c’è stato chi se ne è accorto, due volte, e tutto è andato per il meglio, ma frequentemente ciò non avviene. E per i piccioni è una morte lenta, un’agonia senza speranza.

Addirittura c’è chi, interessandosi al caso, ha girato per vari uffici in Comune, da quello tecnico ai vigili urbani. Ma la situazione è rimasta la stessa.

Considerato che quella rete, così come è fatta e così come si trova, non protegge, comunque, le persone e che è diventata soltanto uno strumento di morte, sarebbe opportuno che chi di competenza provveda a toglierla di là.  È vero, i piccioni in città sporcano, infastidiscono, meno se ne hanno intorno – si dice – meglio è. Ma non è questo il modo.

E anche il doppio intervento dei nostri vigili del fuoco sta a dimostrarlo.

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