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Cronaca

CERRETO D’ESI ALUNNI, BANCHI DI SCUOLA E POLEMICHE POLITICHE

CERRETO D’ESI 11 ottobre 2017 – Anche le seconda settimana di ritorno a scuola per gli alunni di Cerreto D’Esi sta per volgere al termine, ma proseguono anche le voci di protesta da parte delle opposizioni. Una contestazione che corre “social” e che prende accenti diversi: tra “assenze”, satira ed evoluzione nei “numeri” della città.

C’è il Pcl che tramite i social osserva le “mancanze” di Cerreto (dalla mancanza di un segretario comunale, di un centro di aggregazione giovanile chiuso e molto altro ancora), con i fari sempre puntati sulle scuole. “Il sindaco sappia che abbiamo già depositato in procura un’integrazione al precedente esposto in cui chiediamo un intervento forte e risolutivo in merito alla questione. Noi vogliamo la verità sempre e comunque”.

Più virata verso la satira la posizione di CambiaMenti, che vuole giocare con fogli e chine per ricordare la “storia di incertezza” che ha condotto fino alla riapertura delle scuole. Una punta di amarezza nelle vignette si può osservare nel personaggio femminile ai piedi delle stesse la maglia lavorata ai ferri che vinta sempre più lunga. Dal quasi avvenuto trasferimento a Fabriano, fino alla riaperture dei plessi scolastici il cambio di valutazione (cambio da “E” a “B” e quindi agibilità con lavori) avvenuto dopo gli ultimi soprallughi di settembre.

Il segretario del PD Cerretese Angelo Cola analizza i dati di uno studio eseguito dall’Ambito e che abbracciano i comuni di Cerreto, Genga, Serra San Quiruco, Fabriano e  Sassoferrato. “Il nostro comune è quello con più minori e meno anziani in proporzione – osserva – è multietnico ed in profonda trasformazione. Non è più quel paese di alcuni anni fa e ci sarebbe bisogno di servizi scolastici efficienti, di politiche di integrazione culturale e linguistica, di urbanistica innovativa, risorse e investimenti in campo sociale”.

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