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CHIARAVALLE A scuola la contesa delle aule

I genitori dell’istituto Montalcini sollecitano il Sindaco a restituire le tre prestate all’istituto Montessori per le attività didattiche

CHIARAVALLE, 2 luglio 2020 – Non vorrebbero suscitare polemiche tra istituti scolastici ma tengono a ribadire che quelle tre aule sono necessarie per il corretto svolgimento delle lezioni dei loro figli.

I genitori degli alunni che frequentano la scuola primaria dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini nel plesso di viale Marconi, la cosiddetta “scuola rosa”, rclamano il diritto dei figli a usufruire di tre aule che sono state “prestate” per alcuni anni all’altro istituto scolastico cittadino, il Montessori.

«Per anni e in concomitanza dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico nella scuola Montessori – sostengono con fermezza i genitori – tre aule della scuola rosa dell’istituto Montalcini sono state utilizzate dagli alunni dell’altro istituto: due aule hanno ospitato le classi e una è stata adibita a magazzino per i materiali. Ormai da tempo i lavori all’istituto Montessori sono terminati e abbiamo chiesto, anche attraverso gli interventi del dirigente scolastico Lorenzo Savini, che i nostri figli possano tornare a riappropriarsi di spazi che spettano loro. È giusto collaborare tra le scuole e aiutarsi ma ora non c’è più quella situazione di emergenza».

Tra l’altro, fanno notare i genitori, l’istituto Montalcini è in continuo incremento di iscritti che attualmente sono quasi mille mentre il Montessori ne ha circa la metà.

«Inoltre frequentano il nostro istituto 16 alunni disabili che spesso sono costretti, per mancanza di spazi, a far lezione nei corridoi. Con le conseguenze dell’emergenza del Coronavirus ci sarà bisogno di distanziamento e quindi di ulteriori spazi. Abbiamo chiesto al Sindaco di tornare alla situazione di normalità e di far lasciare le tre aule per il nostro istituto ma sembra che non ci sia la volontà dell’Amministrazione di procedere a questa scelta. Inoltre, le classi dell’istituto Montalcini sono particolarmente numerose e vanno dai 20 ai 25 alunni mentre quelle del Montessori sono meno affollate e gli iscritti calano tanto che si prevede il taglio di una classe. Così i nostri figli rischiano di essere divisi e di non poter effettuare il tempo pieno. Non capiamo perché devono essere penalizzati i bambini di un istituto a discapito di altri».

Gianluca Fenucci

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