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Chiaravalle

Chiaravalle Coppia aggredita selvaggiamente all’uscita dal cimitero

Gli aggressori, la donna addirittura in stato interessante, li hanno picchiati per strada: i malcapitati trasportati all’ospedale di Jesi

CHIARAVALLE, 24 maggio 2022Nel luogo del silenzio, della comprensione e del rispetto per antonomasia, il cimitero comunale, domenica pomeriggio è accaduto un episodio grave di violenza e minacce.

Erano le 17 del 22 maggio, quando Linda e suo marito Massimiliano stavano lasciando il cimitero di Chiaravalle dopo essere andati a visitare le tombe di alcuni cari, tra cui quella del padre di lei deceduto pochi mesi fa. Sono usciti e in macchina hanno ripreso via San Bernardo, dirigendosi verso la loro casa.

Pochi attimi dopo si sono visti superare da una Fiat 500 X di colore scuro condotta da un giovane, che stando al racconto di Linda e del marito doveva avere una trentina d’anni, che aveva accanto la moglie coetanea e in stato interessante.

«In un attimo – racconta ancora terrorizzata dall’accaduto Linda, che risiede in città con la famiglia – la Fiat 500 ci ha sbarrato la strada, bloccandoci letteralmente: il tutto è avvenuto in via San Bernardo quella che porta al cimitero e che è molto transitata soprattutto nei giorni festivi. Dalla macchina è sceso il trentenne molto adirato, non si sa per quali ragioni, minacciandoci ad alta voce».

«Sono scesa dalla mia auto e gli ho chiesto spiegazioni del motivo di tanta cattiveria, visto che non avevamo fatto nulla di irregolare e neppure lo conoscevamo. Per tutta risposta questo energumeno non mi ha neanche fatto parlare, insultandomi pesantemente: la moglie è scesa dalla loro macchina e mi ha preso per il collo, stringendolo forte e causandomi un grande dolore mentre il marito ha iniziato a picchiarmi con violenza: una scena terrificante di quelle che si vedono nei film».

Linda non riesce neppure a parlare, tanta è ancora la paura nel ripensare al drammatico episodio.

«Sono sceso dalla nostra macchina con il cellulare in mano – continua Massimiliano, marito della chiaravallese vittima delle botte dei trentenni che, secondo una prima ricostruzione derivata dall’analisi del numero di targa della Fiat 500 X, risiedono in un paese dei colli jesini –, perché volevo chiamare i Carabinieri e il trentenne mi è venuto addosso con violenza, cercando di strapparmi il cellulare dalle mani: poi ha cominciato a spingermi ripetutamente e mi ha fatto cadere pesantemente a terra, causandomi la frattura di alcune costole e la rottura dei tendini della cuffia dei rotatori della spalla sinistra».

«Ci hanno picchiato selvaggiamente poi i due sono rapidamente tornati in macchina e fuggiti via mentre tanti automobilisti che transitavano sulla strada e che tornavano dal mare hanno assistito alla scena ma nessuno di loro è intervenuto e ci ha prestato aiuto e soccorso».

Feriti e sanguinanti, molto prostrati psicologicamente e impauriti, Linda e il marito hanno telefonato al 118 e ai Carabinieri, chiedendo aiuto: un‘ambulanza è intervenuta sul posto e ha condotto la malcapitata coppia chiaravallese al pronto soccorso dell’ospedale di Jesi.

Linda e il marito, che hanno subito vari traumi, hanno sporto denuncia ai Carabinieri, allegando anche il numero della targa dell’automobile della coppia che li ha proditoriamente aggrediti. La coppia di chiaravallesi chiede anche aiuto a eventuali testimoni che hanno assistito al deplorevole e grave episodio.

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