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Chiaravalle Il recupero delle aree abbandonate di Santa Maria in Castagnola

Chiaravalle Domani fa il punto della situazione, il prossimo Sindaco dovrà riconsegnare un bene architettonico che ormai quasi nessuno ha visto aperto e in buone condizioni

Chiaravalle, 18 marzo 2023 – La città e il difficile rapporto con il monastero, in una nota di Chiaravalle Domani.

In questi giorni, si evidenzia, è stato rilanciato il tema del recupero delle aree prossime all’abbazia di Santa Maria in Castagnola, in stato di abbandono da oltre mezzo secolo.

Ci sono anche le opere di Walter Valentini, realizzate alla fine degli anni 80 nella Sala dei monaci e poco tempo dopo abbandonate al destino di uno spazio diventato un magazzino di oggetti vari; se ne è tornato a parlare poco meno di un anno fa in occasione della scomparsa dell’artista pesarese.

Il prossimo Sindaco di Chiaravalle potrà fare molte cose per recuperare quegli spazi belli e grandi, seppur in condizioni pietose, perché tantissimo lavoro è stato fatto dall’attuale Amministrazione comunale.

Alla fine del 2017 il Comune presentò una richiesta di finanziamento per recuperare l’immobile, ulteriormente danneggiato dalle scosse di terremoto dei mesi precedenti, ottenendo quasi 5,4 milioni di euro dal Governo. Nei mesi successivi alla rielezione del Sindaco Costantini, l’Amministrazione ha avviato la complessa procedura amministrativa per assegnare la progettazione del restauro.

I sondaggi geologici condotti in quella fase esplorativa consegnarono all’Ufficio tecnico una situazione peggiore di quella ipotizzata e la necessità di un investimento superiore al finanziamento stanziato per la ricostruzione. Gli aumenti dei costi dei lavori e delle materie prime degli ultimi due anni hanno, poi, complicato ulteriormente il quadro generale.

Grazie a un lavoro intenso e costante che ha visto coinvolti gli uffici, la Giunta, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e i tecnici incaricati, oggi il Comune ha a disposizione il progetto definitivo sottoposto alla valutazione della Regione Marche per coprire i maggiori costi dell’intero recupero, che raggiungerà un valore di oltre 8 milioni di euro.

E’ doveroso sottolineare che il fatto di aver mantenuto all’interno degli uffici comunali le fasi di progettazione preliminare ed esecutiva ha permesso al Comune di risparmiare più o meno 700 mila euro, risorse che sono quindi disponibili per i futuri lavori.

Il prossimo Sindaco, quindi, dovrà riprendere in mano il lavoro svolto e avviare la gare per l’assegnazione dei lavori di restauro e riconsegnare alla città un bene architettonico che ormai quasi nessuno, visto l’avanzare inesorabile dei decenni, ha visto aperto e in buone condizioni.

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