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CHIARAVALLE La città è viva grazie a locali, ristoranti e bar

chiaravalle locali

Il Covid-19 condiziona ma i titolari resistono con idee e iniziative e chiedono alle istituzioni migliorie nell’arredo urbano e nella viabilità

CHIARAVALLE, 10 agosto 2020 – Il Covid-19 ha colpito duramente e ha fatto chiudere i battenti a locali affermati e prestigiosi ma i titolari di bar, ristoranti e pub chiaravallesi non hanno mollano e nonostante le difficoltà hanno rialzato la testa e le saracinesche e hanno riacceso nuovamente la vita nel centro urbano con offerte diversificate ai cittadini. Addirittura c’è chi ha aperto l’attività recentemente, il 12 luglio, proprio nel periodo post lockdown, dimostrando coraggio da vendere.

Il San Pauli in attesa della cena

É il caso di San Pauli Drink, bel locale nella piazza dell’abbazia che fa il paio con la Pizzeria del Corso del medesimo proprietario.

«L’angolo è suggestivo – dice Antonello, titolare di San Pauli Drink –, la piazza della chiesa è probabilmente lo spazio più bello della città e noi siamo pronti a valorizzarlo pienamente».

Lo staff dell’Amnesya

In molti pensano che Chiaravalle si svuoti nelle sere d’estate e che non offra punti di riferimento per i giovani e chi ha voglia di mangiare e bere bene. Amnesya è aperto da novembre 2019 ma ha già una sua clientela affezionata.

«Puntiamo sui prodotti di qualità e del territorio – dicono Massimiliano Leo, il titolare e le addette Marta Mari e Laura Amici – e sulle cene a tema».

Anche Clairvaux 54 di Giovanni Fenucci in via Leopardi propone piatti particolari e originali e vini ricercati essendo anche apprezzata enoteca.

Giovanni Fenucci e i suoi vini da Clairvaux 54

Per gli apericena, e non solo, vanno alla grande il bar L’Incanto di Suela, il bar Baraonda di Anna, il Chicco d’Oro e il sempre verde Piccadilly che rinnova spesso il suo menù. Per chi ama i supplì di ogni tipo c’è il Piabè in cima a corso Matteotti mentre la pizza è gustosa in diversi locali dall’inimitabile pizzeria Taglio da Claudio Luciani in piazza Mazzini ad Anna in via Pergolesi, alla pizzeria Katy in via Cavour nello storico quartiere delle Capanne, a Rodry Ristopub in corso Matteotti dove per il dopo cena è gettonato anche il pub Luminari.

Lo staff de L’Incanto

I titolari dei locali ce la mettono tutta, chiedono attenzione da parte delle istituzioni e anche interventi decisivi sull’arredo urbano e la vivibilità del centro storico. Ci si attende anche una decisione più chiara su corso Matteotti: da alcuni viene considerato alla stregua di una strada di transito altri vorrebbero divenisse il “salotto” della città come avviene ad esempio ad Ancona, Senigallia e Jesi, ma occorrono idee e investimenti.

Gianluca Fenucci

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