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CHIARAVALLE La Croce Gialla non molla ed è sempre al fianco dei cittadini

Il presidente Francesco Pellegrini stila il bilancio del 2020, elogia il grande impegno dei volontari e chiede sostegno

CHARAVALLE, 26 marzo 2021 – Sono 255 i soci, 7.338 i servizi effettuati, 39.852 le ore di volontariato, 204.004 i chilometri percorsi con 6 ambulanze, un’automedica, due pulmini, un taxi sanitario, 2 biciclette.

Sono i numeri, incredibili, che ha assommato nel 2020 la Croce Gialla di Chiaravalle, l’associazione di volontariato forse più amata nel territorio dai cittadini che contribuiscono con le loro offerte all’organizzazione delle varie attività.

«E’ trascorso un anno difficile – dice Francesco Pellegrini, il presidente della Croce Gialla chiaravallese – un anno che nessuno si aspettava».

«Eravamo partiti con grandi obiettivi e con l’intenzione di organizzare nuove attività a favore della nostra associazione che avrebbero coinvolto la cittadinanza, ma abbiamo dovuto fare i conti con questa pandemia che ha cambiato completamente il nostro modo di operare. Abbiamo dovuto effettuare tutti i nostri servizi con le procedure di sicurezza sempre più stringenti, con dispositivi di protezione individuale sempre più intrusivi che rendono l’operatività molto più complicata».

L’associazione di volontariato di Chiaravalle ha dovuto affrontare spese significative e rilevanti per acquistare materiali e dispositivi di protezione anche grazie al contributo della popolazione.

«La gente ci è tanto vicina e la ringraziamo come ringraziamo tutti i nostri volontari che con grande spirito di servizio e sacrificio non hanno mai abbandonato gli impegni».

«Dovremo continuare ad acquistare dispositivi per proteggere efficacemente il nostro personale e i pazienti che trasportiamo. Nonostante ciò andremo avanti come sempre – afferma Pellegrini – nella consapevolezza che questa pandemia ha almeno fatto riscoprire, semmai ce ne fosse stato bisogno, il ruolo del volontariato nel nostro Paese. Perché il volontariato è condivisione, è servizio, è dedicare tempo e attenzione agli altri, consapevoli che probabilmente le persone soccorse non potranno mai ringraziarti. Volontariato è però condividere anche i momenti difficili nella consapevolezza di contribuire alla costruzione di una società più giusta e solidale».

«Questo lo vogliamo fare con le istituzioni e senza volerci sostituire a loro, ma come abbiamo dimostrato fino ad oggi, saremo sempre un anello importante del soccorso sanitario di cui il sistema non può fare a meno. L’anello è formato dai nostri volontari, donne e uomini che da un anno operano e si prodigano nei servizi di tutti giorni mettendo a rischio la loro salute per il bene dell’intera comunità. Ai cittadini chiediamo l’aiuto che non ci hanno mai negato, anche l’aiuto a diventare soci contribuenti».

Gianluca Fenucci

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