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CHIARAVALLE La dirigente del “Montessori” replica ai genitori dell’Ic “Montalcini”

La preside afferma che le notizie diffuse sono false e mendaci, chiede sinergia, sottolineando che gli spazi scolastici sono decisi dall’Amministrazione comunale

CHIARAVALLE, 8 luglio 2020 – Prosegue la polemica sugli spazi e sulle aule della “scuola rosa” di viale Marconi dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini, che sono utilizzate da molto tempo da classi dell’altro istituto comprensivo chiaravallese, il Montessori.

Elena Giommetti, che nell’ultimo anno scolastico ha assunto il ruolo di dirigente scolastica dell’istituto Maria Montessori, bolla come “false e mendaci” le informazioni contenute in un articolo precedente scritto dopo che alcuni genitori di alunni dell’istituto Montalcini si erano lamentati della situazione relativa a spazi e aule.

Elena Giommetti, dirigente scolastica dell’Ic “Montessori”

«L’assegnazione degli spazi a disposizione delle istituzioni scolastiche – afferma la dirigente Elena Giommetti – è prerogativa esclusiva dell’Amministrazione comunale che sta lavorando incessantemente con la sottoscritta e col dirigente scolastico dell’Ic Montalcini per gestire al meglio l’emergenza Covid che certamente ha toccato, tocca e toccherà tutti gli studenti chiaravallesi».

«Nessuno può anteporre – sottolinea la dirigente dell’Ic Montessori – l’interesse proprio a sfavore del Bene Comune. Dissento in maniera ferma verso questo modo di agire e di pensare che non costruisce buone relazioni e orizzonti di condivisione ma che, al contrario, li mina e li distrugge. Nello stesso tempo mi stringo a quella grande fetta della comunità che considera tutti i suoi cittadini valevoli degli stessi diritti pensando che ciò accada sia che frequentino la scuola, la biblioteca, il centro anziani, le palestre, i centri sportivi o qualsiasi altro servizio che l’Amministrazione comunale predispone e organizza su mandato dei cittadini stessi».
«Alimentare un clima di odio e diffidenza – conclude – può esclusivamente limitare gli spazi di collaborazione che si sono faticosamente costruiti nel tempo, spazi che hanno cercato di garantire pari opportunità a tutti i cittadini di Chiaravalle. Spero che queste mie riflessioni portino un nuovo sguardo sulla questione e la necessaria consapevolezza del fatto che fare informazione è cosa molta delicata».

Gianluca Fenucci

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