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CHIARAVALLE MANIFATTURA, PRIMI PASSI TRA LA NUOVA PROPRIETÀ E I SINDACATI: “LANCIATI SEGNALI POSITIVI”

manifattura1CHIARAVALLE, 9 novembre 2016 – Non si può ancora cantare vittoria ma i segnali sono abbastanza rassicuranti. Nel pomeriggio di ieri si è aperto un nuovo capitolo per la manifattura tabacchi di Chiaravalle. Si spera che questa sia la volta buona per regalare un futuro meno nebuloso ai 65 lavoratori della storica azienda chiaravallese, da almeno sei anni alle prese con problematiche pesanti e che li hanno fatti più volte pensare al peggio.

Ieri (8 novembre) alle 16, Claudio Passaretti, il nuovo amministratore unico di Manifattura Italiana Tabacco, campano, cavaliere del lavoro, industriale nel campo dei sistemi di allarme e di sicurezza con un vasto mercato estero, ha incontrato nei locali della manifattura chiaravallese i segretari regionali del settore di Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti sindacali interni all’azienda. Accompagnato da Massimo Vitarelli, attuale direttore aziendale, Passaretti ha aggiornato la situazione definendo comunque obiettivi diversi rispetto al predecessore Giovanni la Croce. “Si è trattato di un incontro interlocutorio e preliminare – dicono Giuseppe Giorgetti, Giorgio Catacchio e Claudio Sbarbati, rispettivamente segretari regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil – ma abbiamo avuto segnali positivi pur con la cautela del caso visto che di delusioni alla manifattura ne hanno vissute parecchie.

manifatturaIl nuovo amministratore unico ha detto che si sta elaborando un piano di ristrutturazione e che la prossima settimana tornerà ad incontrarci”. Claudio Passaretti ha evidenziato l’auspicio di voler rilanciare l’azienda attraverso un potenziamento del mercato estero oltre che di quello nazionale. “Secondo l’amministratore unico – affermano Catacchio, Sbarbati e Giorgetti – non ci sono i presupposti per chiedere il fallimento concordato perché la manifattura, nonostante la crisi e l’emergenza, può farcela da sola a superare le difficoltà. Ha ribadito che non sono in pericolo i livelli occupazionali ed i posti di lavoro e, anche se è stato abbastanza ermetico, ci ha lanciato segnali positivi. Non possiamo ancora gridare vittoria ma la speranza di salvare l’azienda ed i posti di lavoro è molto concreta”. Il precedente amministratore unico Giovanni La Croce però ha preannunciato a breve esternazioni piuttosto polemiche. Che ci sia da preoccuparsi?

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