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Chiaravalle

CHIARAVALLE OTTO GIORNI DOPO IL DELITTO DI VIA VERDI L’ASSASSINO RIMANE NELL’OMBRA

Ris a Chiaravalle

I Carabinieri continuano le indagini e hanno ascoltato ripetutamente vicini e familiari della vittima, l’85enne Emma Grilli, nell’appartamento della quale è stata rinvenuta la somma di 600 euro. Data dei funerali ancora da stabilire

CHIARAVALLE, 24 luglio 2018 – Tutto tace ma gli inquirenti lavorano alacremente per scoprire l’assassino di Emma Grilli, la donna di 85 anni trovata sgozzata dal marito Alfio Vichi, 90 anni,  al suo ritorno a casa dopo la consueta passeggiata in bicicletta martedì scorso, 17 luglio, intorno alle 11.

Anche ieri per una parte della giornata i Carabinieri sono stati all’interno dell’appartamento e del palazzo di via Verdi 19. E’ trascorsa una settimana dall’omicidio di una donna semplice e buona e continuano meticolosamente le ricerche e gli approfondimenti per dare un volto e un nome al killer dell’anziana (leggi qui). I militari del Reparto di investigazioni scientifiche, Ris, giunti da Roma (nella foto in primo piano), hanno messo sotto la lente di ingrandimento il coltello da cucina ritrovato appoggiato su un mobiletto dell’appartamento situato al terzo piano.

omicidio chiaravalle

La palazzina di via Verdi

Facile supporre che si tenti di scoprire se sull’impugnatura del coltello, che potrebbe essere l’arma del delitto – visto che sono state rilevate tracce di sangue – anche se non ci sono certezze né conferme, ci siano impronte che potrebbero far risalire all’omicida. Inoltre occorre anche capire se l’utensile da cucina possa essere davvero compatibile con la lama che ha inferto le ferite mortali alla povera vittima, colpita una decina di volte,recidendole di netto la carotide (leggi qui).

Nessuno quel martedì mattina, nel quartiere, sembra aver sentito o visto nulla di strano: non un grido, non una persona sospetta aggirarsi vicino al palazzo di via Verdi, né qualcuno che magari frettolosamente si fosse allontanato dal luogo del delitto.
Nella zona, poi, ci sono telecamere di video sorveglianza ma nessuna inquadra nitidamente il palazzo e il portone mentre alcune puntano i loro obiettivi in zone limitrofe. Le immagini potrebbero comunque offrire utili indicazioni.Omicidio Chiaravalle
Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Paolo Gubinelli e condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Ancona, proseguono in maniera capillareserrata. Molti tra i vicini di casa e i familiari sono stati convocati in caserma, alcuni a Chiaravalle altri ad Ancona, per essere interrogati e per chiarire dove si trovassero la mattina del 17 luglio.
Inoltre, in casa la vittima aveva almeno 600 euro che dovevano servire per pagare i lavori di ristrutturazione di una cappella funeraria che la famiglia possiede al cimitero comunale e che i Carabinieri hanno ritrovato. Il denaro era stato raccolto tra alcuni familiari ed era rimasto nelle mani di Emma che doveva saldare il conto. Il fatto che la donna custodisse questa somma di denaro potrebbe essere il movente. Un vicino di casa o una persona nota ad Emma Grilli colui che l’ha uccisa, dunque.omicidio chiaravalle
I Carabinieri non avrebbero trovato ingenti somme di denaro nell’abitazione della vittima, abitazione che comunque è stata ritrovata a soqquadro il giorno del delitto. Dopo una settimana il nome dell’omicida è ancora sconosciuto e a Chiaravalle ci si interroga.
Non si conosce neppure la data del funerale di Emma Grilli, la salma non è stata ancora messa a disposizione dei familiari dopo la perizia autoptica. Emma, un’anziana donna inoffensiva trovata morta dal marito in una calda mattina di luglio, con la gola tagliata e in un lago di sangue.
Gianluca Fenucci
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