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CHIARAVALLE REPERTI ROMANI AL VAGLIO DEGLI STUDIOSI, RICHIESTE DI APPROFONDIMENTO E DI ULTERIORI SCAVI

Monili, lucerne e oggetti in ceramica fanno presupporre ad uno stanziamento romano

 

 

scavi piazza mazzini

CHIARAVALLE, 1 aprile 2018 – La scoperta di reperti archeologici risalenti all’epoca romana ed in particolare all’età augustea in pieno centro storico ha suscitato notevole curiosità e interesse in città. Ieri mattina, nonostante la pioggia, molti chiaravallesi si sono avvicinati alla recinzione dei lavori di ristrutturazione di piazza Mazzini con la speranza di rubare con gli occhi qualche novità e qualche primizia.

I professionisti della ditta Archeolab che lavora di concerto alla Soprintendenza ai Beni architettonici hanno confermato che, oltre a quelli dell’età del Bronzo che sono assimilabili ai reperti rinvenuti oltre due anni fa nel chiostro abbaziale, in piazza Mazzini ci sono residui di un insediamento romano che risalgono a circa 2000 anni fa: monili, lucerne, oggetti in ceramica che fanno presupporre non solo un passaggio ma un vero e proprio stanziamento romano. Una scoperta importante che presuppone uno studio molto approfondito nella zona.

In molti si domandano se i lavori di ristrutturazione subiranno uno stop o un rallentamento ed altri invece chiedono di intervenire per tutelare la zona e capire se vicino al monumento ai caduti potrebbero esserci altri reperti nascosti in profondità.

Tra coloro che auspicano un’attenzione particolare c’è Rifondazione Comunista. “Il ritrovamento è concentrato nella zona di fronte ai circoli ricreativi di Arci e Fenalc. Dove non sono arrivati la sagacia e l’ascolto, è stato il destino a collaborare. Nel periodo in cui l’amministrazione comunale aveva aperto la campagna di ascolto sul progetto, noi di Rifondazione avanzammo la proposta di liberare quell’area dei pochi parcheggi per allargare lo spazio pedonale e la prospettiva. Ignorare ora questa novità, procedere senza ulteriori accertamenti, non riflettere su come valorizzare la scoperta sarebbe stupido. Riteniamo che si debba procedere su quel lato a nuovi scavi, prevedere, se del caso, per quell’area una pavimentazione a vetro, come accade in tante città, liberarla dalle auto. Avremo una piazza più bella e la storia da guardare. A meno che la “fretta elettorale” non prevalga sul buon senso”.

Gianluca Fenucci

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