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CINGOLI L’IPSEOA VARNELLI VA A SCUOLA DI LEGALITA’: INCONTRO CON IL GIORNALISTA ANTIMAFIA BORROMETI

CINGOLI, 2 maggio 2018 – Gli studenti dell’IPSEOA “G.Varnelli” di Cingoli hanno incontrato, lo scorso venerdì 27 aprile all’Auditorium Santo Spirito del Balcone delle Marche, il giornalista Paolo Borrometi, protagonista della lotta alla mafia, nell’ambito del progetto “Cultura e legalità: responsabilità e diritti” curato dalle docenti Paola Tempestini, Emma Varcasia, Elena Schiavoni e Roberta Compagnucci.

I ragazzi si sono dimostrati attenti ed interessati alla testimonianza, che ha visto anche la partecipazione della Dirigente Scolastica Maria Rosella Bitti e dell’avvocato Alessandra Antonelli, coordinatrice e portavoce del movimento “Agende rosse” della Sezione della provincia di Ancona.

Borrometi, 35enne originario di Ragusa e laureato in Giurisprudenza, costretto a vivere sotto scorta dal 2013, si è battuto tenacemente contro la cultura mafiosa siciliana dell’omertà, dell’ipocrisia e della corruzione. I clan mafiosi lo vedono come una “voce di troppo” per il suo impegno e per il suo coraggio: le Forze dell’Ordine sono riuscite ad evitare un’attentato nei suoi confronti in questi primi mesi 2018, grazie a delle intercettazioni telefoniche. La paura e lo sgomento, tuttavia, non hanno fermato il giornalista nella sua lotta contro la criminalità organizzata. Per questo, Paolo Borrometi ha ricevuto diversi riconoscimenti istituzionali, tra cui il conferimento dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, che nel 2015 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato con motu proprio.

I ragazzi sono stati affascinati al racconto delle intimidazioni subite, dalle parole dalle quali sono trapelati la paura insieme al coraggio e alla forza di lottare, l’angoscia accanto alla fervida convinzione in una realtà libera dai soprusi mafiosi. Nella platea si è compreso appieno il significato della difesa della legalità e della giustizia. “Se sono vivo – ha dichiarato Borrometi – lo devo ai Magistrati della Direzione Antimafia di Catania e agli inquirenti di Siracusa e Ragusa, ai quali va il mio più grande ringraziamento. Se io sono qui oggi è perché c’è uno Stato che funziona; lo Stato è forte, molto più forte”. L’incontro è proseguito con la consegna agli alunni di una copia della Costituzione Italiana, in occasione del 70° anniversario dalla sua promulgazione. In particolare, Borrometi si è riferito all’articolo 21, che sancisce il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La libertà di espressione – continua il giornalista – non deve essere vincolata dalla paura e dall’omertà, ma deve ribadire la libertà di denunciare e di far luce su ciò che degrada la vita sociale, nella piena convinzione che c’è uno Stato che si fa garante della tutela dei nostri diritti”.

“E’ stato un incontro pregnante — ha commentato la docente Roberta Compagnucci – volto a ribadire con estrema convinzione il valore dell’appartenenza ad una società civile.” Al termine della testimonianza, una copia della Costituzione è stata firmata da tutti i ragazzi presenti e poi donata all’illustre ospite con la dedica: “Siamo tutti con te!”.

Il progetto “Cultura e legalità: responsabilità e diritti” “rappresenta – continua la prof.ssa Compagnucci – un’importante opportunità formativa volta alla cittadinanza attiva, alla cultura della giustizia e del merito, al rispetto dei dettami costituzionali.”

Venerdì 3 maggio proseguono le testimonianze con l’incontro con il Segretario del Sindacato Siap della Polizia di Stato di Palermo, l’ispettore Luigi Lombardo, sulla tematica del bullismo e del cyberbullismo, sempre all’Auditorium Santo Spirito di Cingoli alle ore 11.00.

Giacomo Grasselli

 

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