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Cronaca

CINGOLI Mariana a piedi sino al confine per salvare i figli dalla guerra

«Ora sono qui a casa con me, stanno bene ma loro amano la nostra bella Ucraina, se vorranno tornare io non li ostacolerò»

di Nicoletta Paciarotti

CINGOLI, 28 marzo 2022Mariana Malaiko ha 41 anni, ha lasciato l’Ucraina nel 2017 in cerca di lavoro e ora vive a Cingoli, dove ha trovato la sua stabilità.

Lo scorso 5 marzo ha affrontato un viaggio in pullman di tre giorni e camminato a piedi per 4 km per poter riabbracciare i suoi due figli Valentin e Alina, 16 e 14 anni, rimasti a Černivci con il padre.

Alla domanda se la guerra è arrivata anche a Černivci, Mariana risponde: «Noi siamo molto fortunati, quelle cose brutte non sono ancora arrivate nel nostro quartiere».

Non nomina i bombardamenti Mariana, non l’ha mai fatto durante tutta l’intervista: «Il solo nome mi spaventa».

«Nessuno si aspettava tutto questo, non pensavamo mai che sarebbe successo. Quando ho appreso la notizia dai telegiornali, ho subito pensato ai miei figli, dovevo portarli in salvo».

Dopo giorni di viaggio Mariana arriva al confine, «c’era una fila immensa di auto, molti camminavano ai bordi della strada a piedi. Non potevo aspettare altro tempo, così mi sono incamminata anche io per 4 chilometri, sino alla frontiera».

«Quando ho riabbracciato i miei figli, ho tirato un sospiro di sollievo, sapevo di averli sottratti alla morte. Noi siamo stati fortunati, molte persone e bambini stanno morendo, non hanno più nulla. Il mio pensiero va a chi non è riuscito a fuggire, a chi ha perso tutto, a quanti hanno visto i loro cari morire sotto le bombe».

«Ora sono qui a casa con me, stanno bene. Non hanno visto la distruzione, ma hanno avuto molto paura nel vedere aerei militari volare sopra le loro teste. Non ne parlano molto, l’unica cosa che mi dicono è che gli mancano i loro amici».

«Noi, come tutti, speriamo che la guerra finisca presto. Allora, saranno Valentin e Alina a decidere per il loro futuro: loro amano la nostra bella Ucraina, se vorranno tornare io non li ostacolerò. Nel frattempo frequenteranno le scuole a Cingoli, per non rimanere indietro nell’istruzione».

Alina è iscritta all’Istituto alberghiero Varnelli, mentre Valentin è in terza media.

«Ringrazio la dirigente e il popolo italiano tutto che sta dimostrando un’enorme solidarietà al popolo ucraino. Sono grata alle persone che, nel viaggio di ritorno, mi hanno dato ospitalità in Romania».

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