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CINGOLI Ospedale, le richieste del Consiglio comunale alla Regione

Si vogliono, nello specifico, il ritorno all’Area Vasta 2 e la conferma del riconoscimento dell’ospedale in zona particolarmente disagiata

CINGOLI, 27 dicembre 2020 – Il Consiglio comunale di Cingoli chiede alla Giunta regionale il ritorno dell’ospedale sotto l’Area Vasta 2 e la conferma dello status di struttura sanitaria in zona disagiata. E’ quanto approvato nel Consiglio di lunedì scorso, 21 dicembre, con Consalvi unico contrario a richiedere la separazione dei due temi. 

Vittori - Saltamartini
Il sindaco Michele Vittori e l’assessore regionale Filippo Saltamartini

La richiesta fa riferimento al Dgr 29 del 20 gennaio scorso sulle Disposizioni attuative per la riorganizzazione della rete dei servizi sanitari e socio-sanitari”. L’argomento è stato discusso a mezzanotte inoltrata dal consigliere di maggioranza Monaldo Vignati, al quale hanno fatto eco le parole del sindaco, Michele Vittori. 

«In primis – ha chiarito il primo cittadino – chiediamo di tornare all’Area Vasta 2, poi l’immediata applicazione delle norme contenute nel Dm 70/2015 (art. 9.2.2), che prevedono 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico (medici e infermieri), una chirurgia elettiva ridotta con interventi in “day surgeryun pronto soccorso con un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza e da un punto di vista organizzativo integrato alla struttura del Dea di riferimento, che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo. Bisogna avere la possibilità, inoltre, di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub-spoke più vicino, nonché indagini laboratoristiche nel pronto soccorso. C’è bisogno, infine, di un protocollo di disciplina dei trasporti secondari dall’ospedale di zona particolarmente disagiata al centro hub-spoke».

Consiglio comunale di Cingoli (foto di repertorio)

Non ha partecipato alla discussione il consigliere Filippo Saltamartini, attuale assessore regionale alla sanità, che ha dovuto lasciare in anticipo il Consiglio comunale. La proposta è stata approvata con i voti della maggioranza e dei consiglieri di opposizioni Marchegiani e Rosetti (assenti Tittarelli e Pacetti), mentre l’unico voto contrario è stato quello di Raffaele Consalvi, di “Uniti per Cingoli”, che voleva dividere la questione del ritorno all’Area Vasta 2 con quella del riconoscimento dell’ospedale in zona particolarmente disagiata. 

Raffaele Consalvi

Consalvi ha così presentato un nuovo ordine del giorno, non approvato dalla resto del Consiglio.

«Cingoli – ha chiarito in un comunicato stampa – ha bisogno di un ospedale montano come riconosciuto nel Piano Sanitario appena votato un anno faAvrei convintamente votato l’ordine del giorno se fossero state scisse le due questioni, dato che sotto l’Area Vasta 2 ci siamo praticamente sempre rimasti. La nuova Giunta regionale si è impegnata a rivedere l’organizzazione sanitaria nella nostra regione, attraverso un nuovo Piano Sanitario. Già nel documento precedente Cingoli, insieme a Cagli e Sassocorvaro, era stato riconosciuto come presidio in area particolarmente disagiata al pari di Amandola e Pergola. Questo riconoscimento può essere riconfermato ed esplicitato in modo ancora più chiaro, alla luce anche dell’attuale pandemia Covid, dove questi ospedali filtro risultano importanti. Il nuovo Piano Sanitario deve prevedere per gli ospedali in area montana e disagiata un setting organizzativo chiaro e un relativo budget finanziario, onde evitare che molti di questi servizi rimangano purtroppo solo sulla carta». 

Giacomo Grasselli

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