Segui QdM Notizie

Cingoli

CINGOLI PER LA GIUNTA VITTORI C’È GIÀ LA “GRANA” DELL’OSPEDALE

Nella prima seduta del Consiglio Comunale a tenere banco sono stati i tagli estivi (per ora) dei posti letto per la DPA e Cure Intermedie

CINGOLI, 8 giugno 2019Michele Vittori non dimenticherà mai la giornata del 7 giugno. Dopo essere diventato padre della figlia primogenita in mattinata, infatti, ieri sera ha guidato la sua prima seduta del Consiglio Comunale da Primo Cittadino al Teatro Farnese di Cingoli. Si è parlato, tra i punti all’ordine del giorno, anche della situazione relativa all’Ospedale.

All’inizio della seduta, la dott.ssa Stella Sabbatini, segretario del Comune, ha nominato scrutatori della serata i consiglieri Monaldo Vignati, Luca Giovagnetti e Raffaele Consalvi. Non sono stati rilevati casi di ineleggibilità dei membri del nuovo Consiglio.

Successivamente, Michele Vittori ha fatto il giuramento di fedeltà alla Costituzione Italiana. “Le ultime ore – ha commentato il Primo Cittadino – sono state le più significative della mia vita, con la nascita di mia figlia Aria e il mio primo Consiglio Comunale da Sindaco. E’ una giornata che non dimenticherò mai. Mi assumo l’impegno di educare mia figlia ed essere un buon padre di famiglia come Sindaco di Cingoli. Cercherò, con lealtà ed umiltà, di ascoltare tutti i cittadini, adottando le soluzioni migliori per la nostra città.”

Quindi il Consigliere di maggioranza Monaldo Vignati ha voluto fare un commento. “Auguro a tutti i neo-consiglieri eletti – ha aggiunto – un grande in bocca al lupo, auspicando che siano tutti presenti e collaborativi alle riunioni del Consiglio.”

Si è proceduto quindi al terzo punto all’Ordine del Giorno, ovvero la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta Comunale e della nomina di vice-sindaco. Gli assessori, come già anticipato, saranno Filippo Saltamartini, il quale è stato designato anche per il posto da vice-sindaco, Martina Coppari, Gilberto Giannobi, Pamela Gigli e Cristiana Nardi. (Leggi qui per il dettaglio sulle deleghe).

Il Consiglio ha successivamente nominato i componenti della Commissione Elettorale e della Commissione Comunale preposta all’aggiornamento degli Albi dei Giudici Popolari, dopo due distinte votazioni segrete.

La Commissione Elettorale sarà composta dal Sindaco e dai 3 consiglieri effettivi Luca Giovagnetti, Sabina Barontini e Lucia Rosetti. Sono stati individuati in Sabrina Francioni, Paola Paciarotti e Maria Catia Marchegiani i 3 consiglieri supplenti.

Per quanto riguarda invece la Commissione preposta all’aggiornamento degli Albi dei Giudici Popolari, formata dal sindaco e da 2 consiglieri, alla prima votazione è risultato nominato Stefano Filonzi, con Francesco Pacetti e Raffaele Consalvi secondi a pari merito.

Si è dovuta così effettuare una votazione di ballottaggio tra i due candidati sindaci, che ha visto prevalere nettamente Consalvi. Tutte le nomine sono state approvate all’unanimità dal Consiglio.

Si è passati, infine, alla discussione aperta in merito alla funzionalità dell’Ospedale di Cingoli dopo la riduzione di 20 posti letto da parte dell’ASUR, per via della comunicazione dell’Area Vasta 2 prot. N° 9269 del 29 maggio.

“Due giorni dopo le elezioni – ha subito introdotto Vittori – ci è arrivata la decisione dell’ASUR. Prima del provvedimento, i posti letto nei reparti del nostro Nosocomio erano 40, divisi in 30 per la DPA e in 10 per le Cure Intermedie.

Mi sono recato all’Ospedale per capire la situazione, e mi hanno spiegato le differenze e le difficoltà sulla tipologia dei posti letto. La DPA è un reparto di cure riabilitative ed i pazienti provengono da altri ospedali. La branca Cure Intermedie, invece, è funzionale al territorio di Cingoli, in quanto svolge le funzioni di un piccolo reparto di medicina.

La comunicazione dell’ASUR prevede un riassetto delle risorse per quanto riguarda il piano ferie del personale sanitario, con una riduzione dei posti letto in tutte le strutture. Cingoli ha visto tagliati 10 letti per la DPA e 10 per le Cure Intermedie nel periodo tra il 1° luglio e il 30 settembre.

Il sindaco ha subito contattato le autorità per avere delle spiegazioni. “Ho telefonato e mandato una PEC alle segreterie del Presidente della Regione Ceriscioli e al direttore dell’ASUR Marche Marini. Mi hanno indirizzato al direttore dell’Area Vasta 2 Guidi, il quale mi ha rassicurato che non si tratta di una chiusura vera e propria. Nel mentre, ha riorganizzato la riduzione, togliendo 15 posti alla DPA e 5 alle Cure Intermedie, dato che con la precedente divisione quest’ultimo reparto non sarebbe più funzionante per il periodo in oggetto.”

“A nome della maggioranza – ha aggiunto il consigliere Vignati – rivendichiamo la necessità di mantenere la funzionalità dell’Ospedale di Cingoli. Nel nostro ampio territorio abbiamo studenti, anziani, strade non attrezzate per il traffico veloce, attività importanti che danno lavoro a persone anche da fuori comune. Siamo un’area montana e del cratere sismico.

Ci fa piacere che anche all’opposizione ci sono stati contatti in tal senso, ma ci interessa l’efficienza del nostro Ospedale. Ci spetta di diritto. Il suo utilizzo non è un problema politico ma riguarda tutti, e ce se ne rende conto solamente usufruendone. E’ una battaglia che ha riguardato tutte le amministrazioni comunali dagli anni ’90 ad oggi. Insieme all’opposizione possiamo aprire un tavolo su argomenti del genere, per reagire a questa scelta in maniera compatta.”

Ha preso quindi la parola Francesco Pacetti, consigliere di minoranza. “Faccio le congratulazioni al Sindaco – ha detto – per il lieto evento da tutto il nostro gruppo. Per la situazione dell’Ospedale, oggettivamente non mi sento di dire che sia colpa della maggioranza, data che la comunicazione è stata data due giorni dopo delle elezioni. Credo che sia fondamentale aprire un dialogo con le istituzioni, può portare soluzioni per tutti. Se si lavora in quest’ottica, darò il mio contributo, sempre nel segno di una forte opposizione.”

Anche l’altro candidato sindaco non eletto, Raffaele Consalvi, ha voluto commentare l’argomento. “Complimenti al sindaco – ha dichiarato – per la giornata importante di oggi anche da parte del mio gruppo. Chi mi conosce, sa che sono 30 anni che facciamo questa battaglia sull’Ospedale in maniera coerente ed in prima linea. Negli ultimi due anni abbiamo avuto un ruolo di supplenza bel mediare e aprire canali di dialogo con la Regione, quando qualcuno diceva che le porte erano chiuse.

Ci siamo battuti a ripristinare il Punto di Primo Intervento, ottenendo in tal senso una delibera del Consiglio Regionale votata all’Unanimità, mentre altri ospedali come quelli di Recanati e Tolentino hanno avuto solamente una determina del Direttore Generale dell’ASUR. Ceriscioli, di fronte alla stampa, ha detto che il nostro Nosocomio va potenziato e mantenuto. Qualcuno potrebbe dire che ci sia una contraddizione nei fatti, dato che si è fatto il contrario.”

Per Consalvi, il problema non è da ricercarsi negli atti del Consiglio Regionale. “Le Aree Vaste virtuose – ha continuato – come quelle di Pesaro, Ascoli, Macerata ed Ancona, non riducono posti letto e accorpano reparti come la nostra Area Vasta 2. C’è una criticità nella governance della nostra zona. E’ giunto il momento di dare una risposta forte ed unitaria contro la direzione dell’Area Vasta 2. E’ utile restare all’interno di questo ambito? A San Severino e Macerata ci sono assunzioni. Nella nostra AV2, non c’è stato il coraggio di fare una forte razionalizzazione rispetto alle leggi vigenti.

Si è preferito di mantenere tre ospedali a Fabriano, a Senigallia e a Jesi. Sono tre strutture uguali che non sono state ridimensionate. Non è possibile avere tre strutture di questo genere nel giro di 25 km con costi enormi. Il bilancio dell’AV2 è andato fuori controllo, e le misure correttive si riversano sugli ospedali periferici come il nostro. La dirigenza cerca di drenare risorse dalla periferia per mantenere tre ospedali che sono diventati tre nani.”

Per il consigliere di minoranza, una soluzione potrebbe essere tornare sotto la giurisdizione maceratese. “A Macerata – ha spiegato – chi ha governato la sanità ha avuto una visione virtuosa, controllando l’Ospedale di Civitanova, implementando servizi e macchinari e senza penalizzare i reparti. Si farà un nuovo e grande ospedale a Macerata, con una grande specializzazione.

Valutiamo, dunque se rimanere sotto questa direzione. Dobbiamo incalzare i direttori di Area Vasta e Asur affinchè si rispetti ciò che è stato deciso a livello politico. E’ ora di iniziare una lotta dura con azioni eclatanti e mettersi intorno a un tavolo per valutare se ci sono possibilità di tornare all’interno della nostra Provincia di Macerata. Il nostro tempo in questo tipo di Area Vasta è finito, perchè tutta la catena di comando cerca in tutti i modi di drenare soldi, risorse e finanziamenti dalla periferia per mantenere Fabriano, Senigallia e Jesi.”

In seguito, è intervenuta l’Assessore alla Cultura e Consigliere Comunale Martina Coppari. “Sarà un discorso di Area Vasta – ha detto – ma c’è anche un argomento legato a normative. Una delibera della Giunta regionale del gennaio 2019 ha escluso il presidio ospedaliero dalle aree disagiate. Questo riconoscimento ci permetterebbe di avere un’efficente pronto soccorso, oltre ad avere dei servizi e dei reparti aggiuntivi.

Ci siamo subiti attivati con la protesta davanti alla Sede del Consiglio Regionale per far modificare questa delibera. Il sindaco uscente Saltamartini ha chiesto di essere ascoltato davanti alla Commissione Sanità, ma non ha ricevuto nessuna risposta.

Ci hanno escluso dall’area disagiata in quanto sono stati valutati i tempi di percorrenza all’Ospedale più vicino entro i 60 minuti. Amandola e Pergola sono state effettivamente valutate come aree disagiate, al contrario di Cingoli. Un’area come quella di Cingoli non può essere non considerata area disagiata. Quando ci sarà la neve voglio vedere se i tempi di percorrenza non ledono un diritto fondamentale come il diritto alla salute.”

L’Assessore si è poi rivolta al pubblico presente. “Invitiamo tutti – ha continuato – e anche la cittadinanza a partecipare a questo che è un problema di tutti, non possiamo subire passivamente le decisioni della Regione che stanno smantellando il nostro ospedale. L’Amministrazione ha il compito di mantenere il controllo, quando bisogna intervenire con proteste e gesti simbolici i cittadini hanno un ruolo centrale. Vi chiedo di aiutarci.”

Successivamente, ha preso la parola la consigliera di minoranza Maria Catia Marchegiani, tra l’altro infermiera del Punto di Primo Intervento di Cingoli. “Mi complimento – ha detto – con il sindaco per questa doppia soddisfazione odierna. E’ fondamentale ritornare a riprenderci quello che ci hanno tolto. A Settembre dobbiamo riavere i posti letto. Altrimenti moriremo di morte naturale. Ci servono medici, infermieri ed OSS, perchè chi c’era è andato a lavorare a Jesi, ora all’Ospedale lavora una cooperativa ed è molto grave.

E’ un diritto avere le ferie. Nel 2012 DPA è stato chiuso benchè gli infermieri hanno lavorato in più per assicurare il servizio. Il personale ci tiene particolarmente a questa struttura, facciamo turni in più perchè ci teniamo. Alcuni medici andranno in pensione, altri sono stati trasferiti, il primario andrà via, altri hanno chiesto il trasferimento.

Al Punto Primo Intervento non possiamo erogare prestazione da Pronto Soccorso, lavoriamo in maniera ridotta: non possiamo eseguire esami laboratorio e specialistici. Dobbiamo riunirci per un progetto importante. Questo ospedale è indispensabile.

Le Cure Intermedie sono fondamentali, solo chi chi lo sperimenta sulla propria pelle lo capisce. Questa mattina al Pronto soccorso di Jesi c’erano 12 barelle di codici gialli che aspettavano le cure. Non bisogna ridimensionare gli altri tre ospedali, perche Fabriano e Senigallia sono troppo lontane. Devono capire che Cingoli è fondamentale. Bisogna cooperare con tutti i sindaci dell’entroterra e speriamo che Ceriscioli se ne vada via presto.”

Consalvi ha voluto rispondere subito all’intervento della Marchegiani. “Mi sembra – ha dichiarato – di stare ancora in campagna elettorale. Bisogna dirle tutte. Il personale sanitario manca in tutte le regioni perchè, a partire dal 2009, le varie Finanziarie hanno bloccato le assunzioni tutte le aziende sanitarie di tutta Italia. Sono dieci anni, dunque, che non si assumono persone in più sulle piante organiche.

Non dico che bisogna chiudere i tre Ospedali, ma stiamo pagando dei costi elevatissimi. Se continua questa politica di finanziare questi tre “nani”, continueremo a rimetterci noi. L’AV2 favorisce il centro drenando le risorse dalla periferia. Cerchiamo di svegliarci, perchè sennò resteremo qui in Consiglio Comunale a parlare degli stessi discorsi.”

Ha voluto dire la sua in merito anche il vice-sindaco Filippo Saltamartini. “Specifico – ha dichiarato – che intervengo come Consigliere Comunale. Mi associo a ciò che ha espresso Marchegiani. Il nostro Ospedale sta subendo una destrutturazione del personale e dei servizi, un’amputazione che ne rende precaria la sua funzionalità.

Dobbiamo tenere anche conto che la maggioranza della popolazione abita nella costa, l’entroterra, dunque, è una minoranza. Siamo riusciti a mantenere l’Ospedale con due manifestazioni nel 2012 e nel 2014, evitando che il nostro Nosocomio diventasse una Casa della Salute, al contrario di Tolentino e Recanati.

Il nostro plesso ospedaliero è stato riconosciuto in continuità con l’Ospedale di Jesi e abbiamo ottenuto 40 posti. Dal 2015, è stato abolito il Punto di Primo Intervento, che poi ci è stato ridato con il sisma, ed in pratica è un Punto di Assistenza Territoriale (PAT). Le persone con gravi problematiche sono accompagnate a Macerata o a Jesi.”

Saltamartini ha esposto ciò che è stato fatto durante il suo mandato da Primo Cittadino. “Da sindaco e responsabile della politica sanitaria comunale – ha aggiunto – ho preso atto di una ristrutturazione continua. Il radiologo dott. Pettinari non è stato sostituito e molti medici scappano. A questo punto diranno che l’ospedale sia inutile, dato che non sarà funzionale.

A gennaio Cingoli non è stata riconosciuta come area disagiata, e con lo scarico della neve ad Ancona abbiamo dimostrato come il nostro Ospedale sia veramente disagiato, perchè la neve non c’è nè a Pergola e né ad Amandola. Ci siamo insediati con il camper, abbiamo chiesto un’audizione, che non è stata accolta. Per cortesia ho fatto venir meno la protesta, dato che da lì a poco ci sarebbero state le elezioni europee, ma il tema è di attualità. Non possiamo accettare che Cingoli sia escluso dalla sua natura di area disagiata. Dobbiamo studiare come muoverci.”

In risposta a Consalvi, Saltamartini attacca il Presidente della Regione. “Ceriscioli – ha spiegato – ha la delega nella sanità. Avete prima inaugurato i macchinari, poi tolto i posti letto. E’ una contraddizione. Invitiamo il Governatore a Cingoli e ci dica cosa vogliono fare del nostro Ospedale. E’ una guerra tra poveri, perchè ogni sindaco fa una battaglia per il suo ospedale. I risultati ci sono riconosciuti da tutti, perchè, con le varie manifestazioni, la comunità di Cingoli ha difeso il suo Nosocomio.

Chi governa deve tener conto dell’orientamento degli elettori. Fra un anno ci saranno le elezioni regionali, abbiamo la forza delle comunità a noi vicine per poter rivendicare i nostri diritti. Lo status di Area Disagiata è un diritto previsto dalla Costituzione all’articolo 44.

I partiti sono venuti in campagna elettorale a difendere apparentemente Cingoli, ma anche i consiglieri di opposizione della Commissione Sanità non ci hanno tutelato. Ci siamo difesi da soli. Valutate bene i comportamenti della maggioranza e dei consiglieri regionali, vediamo quanti faranno interpellanze in Consiglio Regionale.

Se a Settembre dobbiamo scendere in piazza in regione, dobbiamo essere in 10000. Se a Cingoli chiudiamo l’ospedale, come potrà sopravvivere la città? Vedremo ridotte anche le attività produttive. Siate cittadini responsabili, attraverso la partecipazione si può risolvere il problema. Mi sono sentito da solo in passato, fate in modo che il sindaco non senta la mancanza del vostro sostegno.”

Il Consiglio Comunale si riunirà tra 15 giorni per le nomini delle Commissioni Consiliari e dei Capogruppi di minoranza. Alla prima seduta, ha partecipato un nutrito gruppo di cittadini.

“Ringrazio i consiglieri intervenuti – ha chiuso il Sindaco Vittori – e ringrazio tutti i presenti. Ho registrato una volontà a collaborare con punti di vista differenti. Da domani mattina continuerò un tavolo di confronto con il Presidente della Regione e i Dirigenti delle struttre sanitarie. Provvederemo anche alla nomina della commissione comunale sanità.

Daremo battaglia: prima proviamo con le buone, poi ci dobbiamo attrezzare per lottare come negli anni passati. Vi invito a continuare a venire alle nostre riunioni, soprattutto in tematiche così importanti abbiamo bisogno di partecipazione. Dobbiamo già pianificare iniziative di protesta qualora fossero necessarie. Partecipate alle manifestazioni e portate altre persone, più siamo e più verremo presi in considerazione.”

Giacomo Grasselli
[email protected]
© RIPRDOUZIONE RISERVATA

 

News