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CINGOLI Saltamartini: «Riapertura reparti ospedale non sia spot elettorale»

Cingoli ospedale diritto

Il commento del vice sindaco sul ripristino dei 40 posti letto: «Non è possibile che l’Asur sia cogestita dai 5 direttori di Area Vasta»

CINGOLI, 4 luglio 2020Arrivano le prime reazioni politiche al ripristino della completa funzionalità dell’ospedale di Cingoli. Il vice-sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, ha lasciato ad un post su Facebook le sue considerazioni in merito.

«Forse ci siamo. Ma solo forse. Sulla carta dal primo luglio tutto doveva essere a posto per ripartire con tutti i servizi e il personale medico, infermieristico e gli operatori sanitari dell’ospedale di Cingoli».

«Ma all’appello mancano sia gli infermieri che i medici. Dovrebbero arrivare il 16 luglio gli infermieri a seguito dell’espletamento del concorso».

«Un anno fa, nello stesso periodo, i reparti furono chiusi “per le ferie estive” e dissero che avrebbero riaperto a settembre, ma si erano dimenticati di scrivere a luglio dell’anno successivo (luglio 2020)».

Il vice Sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini

«Non funzionano neppure gli ambulatori e il personale amministrativo del Cup ancora non è a regime».

«Sospettiamo che sia un “magheggio dei dirigenti” che nominati dalla politica cercano di proteggersi prima del 21 settembre, data delle elezioni regionali».

«A prescindere da tutto, se tutto questo ha un senso lo lascio giudicare dai cittadini».

«Intanto il 4 novembre il Tar delle Marche dovrà giudicare il ricorso dei Comuni di Apiro e Poggio San Vicino sul trasferimento coattivo dall’Area Vasta 2 di Ancona alla 3, quella di Macerata».

«Non si capisce ancora come sia possibile che a livello ministeriale la sanità marchigiana abbia una sola Azienda Asur, ma cogestita da ben 5 direttori generali con i loro super trattamenti, che per far funzionare un ospedale di Comunità come Cingoli debbano intrecciarsi con protocolli, accordi e stratagemmi vari».

«Il contrario di una gestione trasparente, efficiente ed efficace».

«Ne discende una profonda mortificazione del personale sanitario che si è sempre impegnato con grande professionalità e capacità per far vivere il nostro nosocomio, perché dipendendo da 2 “padroni” sarà veramente difficile capire qual è l’orientamento prevalente».

«E a rimetterci sono i cittadini e soprattutto i malati, perchè la sanità e gli ospedali servono non a chi sta bene».

«Vedremo presto se i miracoli appaiono solo 3 mesi prima delle elezioni».

Filippo Saltamartini 

vice Sindaco di Cingoli

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