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CINGOLI Una messa e una mostra in ricordo di mons. Odo Fusi Pecci

La celebrazione di domani domenica 29 agosto a Sant’Esuperanzio per il 50mo anniversario dalla consacrazione a vescovo di Senigallia

CINGOLI, 28 agosto 2021 – La comunità cristiana e civile di Cingoli ricorda e celebra mons. Odo Fusi Pecci (foto in primo piano con il papa San Giovanni Paolo II). Domani, domenica 29 agosto, infatti, ricorre il 50esimo anniversario della consacrazione episcopale a seguito della nomina a vescovo di Senigallia da parte di papa Paolo VI.

In ricordo di quell’evento, proprio domenica sarà celebrata a Cingoli una solenne celebrazione eucaristica alle ore 10 nella Collegiata di Sant’Esuperanzio, alla presenza del vescovo emerito della diocesi senigalliese e successore del metropolita cingolano, mons. Giuseppe Orlandoni, del vescovo emerito di Macerata, mons. Claudio Giuliodori e del parroco don Patrizio Santinelli

Un vescovo cingolano a Senigallia 

Odo Fusi Pecci, nato a Villa Torre di Cingoli il 29 giugno 1920, fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1942. Si laureò in Lettere all’Università statale di Firenze e in teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Per decisione di Paolo VI, diventò vescovo di Senigallia il 15 luglio 1971 e il 12 settembre dello stesso anno iniziò il ministero pastorale nella diocesi alla foce del Misa. 

Il bigliettino dell’ordinazione episcopale

Nel pomeriggio del 29 agosto 1971 Fusi Pecci fu consacrato vescovo proprio nella cingolana piazza Vittorio Emanuele II, per imposizione delle mani dell’allora vescovo di Macerata e amministratore apostolico di Cingoli, il celebre mons. Ersilio Tonini, che diventerà poi cardinale (scomparso nel 2013, ndr). Erano presenti anche i vescovi Aurelio Sabbatani, Carlo Maccari, Norberto Perini, Costanzo Micci, Macario Tinti, Bruno Frattegiani, Giovanni Battista PardiniBernardino Piccinellitutto il clero della diocesi cingolana e lo stesso don Giuseppe Orlandoni, che ne raccolse le redini pastorali il 5 aprile 1997

Il rapporto con Cingoli

I cingolani continuarono a chiamarlo affettuosamente don Odo, senza il titolo ecclesiastico. Il suo ministero sacerdotale a Cingoli è stato proficuo e di spessore religioso, morale e culturale. E’ stato assistente diocesano delle Acli, dei maestri cattolici, delle Figlie di Maria, dei laureati cattoliciRettore del seminario, dove ha insegnato Lettere, e docente di religione all’Istituto Magistraledelegato vescovile e vicario episcopale per la pastorale.

Con l’unione della diocesi di Cingoli a quella di Macerata, è stato insegnante di teologia dogmatica in seminario, rettore del seminario maggioredocente di religione al liceo classico statale, assistente della Fuci.

La staffetta Cingoli-Senigallia

Anche da vescovo, seppur a Senigallia, è stata costante la presenza di Fusi Pecci alle feste patronali di Santa Sperandia e di Sant’Esuperanzio, dato che era anche legato da una fraterna amicizia col priore don Adriano Pennacchioni. Nei fine settimana, inoltre, tornava spesso nel suo Balcone fermandosi nel monastero benedettino di S. Sperandia, dove riceveva continue visite di cingolani, i quali con affetto si recavano da lui per raccomandarsi al Signore. Le sue parole sono state di grande conforto umano e spirituale in ogni occasione. Ha incontrato più volte, inoltre, San Giovanni Paolo II nel corso del suo pontificato. 

Mons. Odo Fusi Pecci

Mons. Odo Fusi Pecci è morto a Senigallia, nella Casa di riposo dell’Opera Pia “Mastai Ferretti”, il 20 marzo 2016 all’età di 95 anni. Ha persino una pagina su Wikipedia che lo ricorda: si tratta senza dubbio di uno dei figli più illustri della città sulla cima del monte Circe. 

L’evento di domenica 

Alla celebrazione di domenica in Collegiata, oltre agli alti rappresentanti del clero, mons. Orlandoni e mons. Giuliodori, ci saranno anche i familiari e alcuni parenti dell’indimenticato vescovo. Parteciperà anche l’Amministrazione comunale di Cingoli con il sindaco Michele Vittori ed è stato invitato anche il primo cittadino di Senigallia, Massimo Olivetti.

Uno dei documenti storici presenti nella mostra di domenica

Oltre alla messa saranno esposti a Sant’Esuperanzio alcuni preziosi cimeli appartenuti a mons. Fusi Pecci per gentile concessione della diocesi di Senigallia, come il pastorale, la mitria, l’effigie con il motto episcopale “Audit servus tuus”, alcune fotografie e importanti documenti conservati nell’archivio ecclesiastico di Sant’Esuperanzio. La celebrazione e la mostra sono promosse dalla parrocchia Santa Maria Assunta con il fondamentale contributo di Giovanni Sbergamo.

L’amore per la terra natale non ha mai abbandonato “don” Odo Fusi Pecci: anche se le sue spoglie riposano nella cattedrale di Senigalliail suo ricordo vivrà per sempre negli animi di tutti i cingolani che lo hanno conosciuto e stimato. 

(Si ringrazia Giovanni Sbergamo per le foto e per le preziose informazioni storiche)

Giacomo Grasselli 

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