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Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

IL BAFFO IN FONDO AL TUNNEL

Oggi, giorno del mio auanagattesimo compleanno, sento il dovere di parlarvi di un argomento che attanaglia la psiche di molte donne, inclusa la mia, una questione troppe volte trascurata (eppure fondamentale), una faccenda di un certo impiccio che dopo  una mezza chilata de primavere fa cucù sotto il tavolino, da dietro il letto nonché in fondo al tunnel. Ne voglio parlare in scioltezza ma anche con una certa competenza, perché è un affare di notevoli dimensioni (questi sono gli affari che vogliamo affrontare!), quindi va scandagliato degnamente, approfonditamente, scientificamente come fossimo a una puntata di Superquark (ma molto più spettinati). E questo argomento è: LA MENOPAUSA. Compagne, concittadine, tardone: basta omertà. Dissertiamo, condividiamo, sbandieriamo sulla pubblica piazza…tiriamo fuori il marcio che c’è in noi! Sì, mi rivolgo a te, cara vecchiarda all’ascolto, ma anche a te, maschione inconsapevole che vuoi conoscere i meccanismi della ruota panoramica, ecco come funziona: da st’altra parte della barricata esistono equilibri profondissimi incastrati perfettamente tra di loro che a un certo punto…PUF….se ne vanno affanculo. Ti fanno ciao-ciao con la manina e non c’è niente da fare: è l’inizio della fine delle attività baffine. Adios. Bye-bye. Aufidersen. Ma come?? Senza due paroline di commiato? Una spiegazione? Un avvertimento? Ma che razza di modo è questo?? È il modo della patonza: ‘gnorante, truce, a tratti vetriolitico, come solo l’essenza di una vera patonza sa essere. Per cui dopo anni e anni in cui le robine, laggiù in Val di Susa, sono scorse sempre in un certo modo, tutto se ne va ramengo per i fatti suoi, così, alla cazzo di cane (no, per dire, i paradossi della vita), senza più una regola fissa, un libretto delle istruzioni da seguire, niente. L’interruttore interno fa clic e non puoi far altro che accettare il fatto che nella Grotta del Vento c’è qualcosa che non quaglia. E questa intermittenza si porta dietro uno strascico umorale di merda, per cui, tanto per essere espliciti, a picchi ormonali in cui ti sembra appetibile persino Beppe Vessicchio, può capitare, che so, che se ti suona il campanello Pierce Brosnan lo mandi a cagare perché ti girano i coglioni a mulinello: “Pircy, guarda, non è aria, adesso voglio solo dormire…to sleepunderstand??”. Cioè: il due di picche a Pierce Brosnan, capisci il livello di malattia mentale che ti si scatena nella capoccia??? Eh, lo so, so’ cose che fanno male tanto. Però, femmina che leggi, io sono qui per questo: per infonderti ottimismo e rassicurarti. Non è la fine del mondo: con un pizzico di disinvoltura possiamo farcela. L’importante è cogliere i segnali che lancia il corpo per avvisare che l’anzianitudine è dietro l’angolo. Segnali impercettibili, eppure inequivocabili: 1) nelle fotografie noti che la ciccia delle braccia ti spenzola a dindolo; pensi: “Stavo sotto una luce di merda, ecco perché lo scatto è venuto male…”. No, bella mia, non è la luce 2) ti cresce un pelo nero, uno solo, in mezzo al mento come la strega di Biancaneve; pensi: “Accidenti, questa crema idratante Cera di Cupra è troppo grassa…”. No, frescona de zia, non è la Cera di Cupra 3) al supermercato ti accucci per prendere i biscotti nell’ultimo scaffale in basso e non riesci più a rialzarti; pensi: “Non ho riposato bene stanotte, mi sa che devo cambiare il materasso…”. No, fagiana frollata, non è il materasso 4) nella posta ti giungono messaggi pubblicitari tipo Velocizza il tuo metabolismo…Prenditi cura della tua pelle matura…Osteoporosi e incontinenza: che fare?...Pensi: “È tutta spam che arriva a casaccio”. Nooo, gobbetta de Notre Dame, non arriva a casaccio. Niente arriva a casaccio, lo capisci sì o no?? Il corpo cambia, il tempo passa e la gervasona, sulla quale per 40 anni hai sincronizzato l’orologio, a ‘na certa molla gli ormeggi e la randa non la cazza più. Per cui, amica mia, alla fine de tutto ‘sto popò de discorso, io fondamentalmente questo te volevo di’: prima che vada tutto in malora, DAJE GIÙ. A pacca’, a rotta de collo, a massacroni. E ricorda: co’ la patata lessa non ce fai solo il purè, ma pure gli gnocchi… aprijela ‘sta porta a quel ragù de manzo de Pierce Brosnan, understand??

Nota di servizio: se all’ascolto ci fosse qualche sosia di Pierce Brosnan interessato a suonare il campanello de casa mia, parli ora o taccia per sempre. Cordiali compleanni a tutti. Buonasera.

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