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COVID-19 Chiusura scuole, ordinanza impugnata davanti al Tar

Francesco Acquaroli

Acquaroli: «In questo momento non serve il caos, abbiamo preso una decisione nell’interesse della salute e della sicurezza pubblica»

ANCONA, 1 marzo 2021 – L’ordinanza regionale sulla Didattica a distanza è stata impugnata al Tar delle Marche. E’ quanto annunciato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sul proprio profilo Facebook.

«Vi aggiorno – scrive il governatore – rispetto all’andamento della gestione della pandemia. Dopo l’ordinanza dello scorso venerdì, per riportare in didattica a distanza le fasce d’età dove si è riscontrato un aumento dei contagi, e quella del Ministro Speranza, che riporta tutta la nostra regione in fascia arancione, oggi è arrivata la comunicazione che l’ordinanza regionale sulla Dad è stata impugnata al Tar delle Marche. Proprio mentre mi giungeva questa notizia, molti sindaci e assessori mi chiamavano preoccupati per valutare ulteriori provvedimenti restrittivi, in modo particolare anche sulle scuole. Una situazione paradossale».

«Da un lato – prosegue Acquaroli – c’è la volontà di gestire al meglio un riacutizzarsi della curva pandemica, che come avete visto negli ultimi giorni ha registrato una preoccupante ripresa. Dall’altra parte invece, viene contestata l’ordinanza, emessa con una relazione molto chiara del Servizio Salute che indicava un importante aumento dei contagi e la necessità di adottare un provvedimento. Francamente credo che in un contesto come questo, se qualcosa deve essere evitato sono proprio il caos e la confusione, perché purtroppo la situazione è già molto complicata e in continua evoluzione».

«Se da un lato infatti non è possibile avere certezze assolute, dall’altro è sicuro che ci stiamo tutti impegnando per scongiurare scenari ancora peggiori per la nostra regione. Il mio auspicio, a questo punto, è che il Tar si esprima quanto prima, al fine di fare definitivamente chiarezza rispetto all’atto impugnato. Un atto adottato a tutela della salute e della sicurezza pubblica che in questo momento dovrebbe essere la priorità per ciascuno di noi».

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