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CUPRA MONTANA FESTIVAL DEL FOLCLORE, SI PENSA ALLA PROSSIMA EDIZIONE

I volontari dell’associazione “Massaccio” hanno fatto la differenza dando supporto logistico e organizzativo

 

 

CUPRA MONTANA, 1 agosto 2018 – È stata un’edizione da incorniciare, quella del Festival del Folclore svoltosi nel “salotto buono” di piazza IV Novembre. Forse dire che, tirando le somme dei tre giorni di rappresentazioni, il bilancio è positivo è certamente fin troppo poco.

Già, perché la ventitreesima edizione, si è conclusa con buon successo ed i numerosissimi spettatori non sono rimasti certamente delusi. Quanti ipotizzavano magari il calo dell’interesse delle persone hanno dovuto ricredersi: il pubblico c’è stato e l’entusiasmo anche.

Il segreto della manifestazione, diciamolo, sta nel fatto che la gioventù sa muoversi ed accettarsi per quello che è, sa capirsi al di sopra di tutto e si apprezza pur nelle cose semplici che magari propone.

La scaletta di quest’anno non era certamente eccelsa, i programmi proposti erano a volte un po’ troppo semplici ma su tutti è prevalsa la fantasia e di certo non è venuta a mancare la curiosità della gente.

A proposito di quest’ultima, alla gente piace divertirsi e lo fa compatibilmente con l’ambiente nel quale si muove, anche se magari ci sono crepe sui muri che la circondano.

Va soprattutto sottolineato l’impegno profuso dai volontari, infaticabili e disponibili, anzi eroici a volte nel dare; ma questo loro già lo sapevano ed non è stata di certo una sorpresa.

Quando si parla o si descrive un evento come quello da poco concluso, si cercano suoni, colori nuovi, accenti sorprendenti e questi bisogna che qualcuno li fornisca; chi meglio del nostro amato e chiarissimo paese?

Sa adattarsi Cupra, sa gioire e piangere insieme con quelli che la amano, sa parlare con la terra e con la sue gente, a volte sa anche (ma piano) essere seriosa.

La sintesi del ventitreesimo festival del folclore nostrano è sicuramente positiva, questo con buona pace di quanti magari hanno parteggiato (ma un pochettino soltanto, lasciatecelo dire) con la parte avversa.

Congratulazioni e, ritemprati dalle non indifferenti fatiche, auguri per la prossima edizione, sempre più bizzarra e goduriora.

Pietro Anderlucci

© RIPRODUZIONE RISERVATA

foto di Vincenzo Mollaretti

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