Cronaca
CUPRA MONTANA L’INFIORATA QUALE COLLANTE DI VERA INTEGRAZIONE SOCIALE
8 Giugno 2015
CUPRA MONTANA, 8 giugno 2015 – Nonostante le premesse non del tutto positive a causa dei soliti fattori ormai cronici che si riscontrano ogni anno come la carenza di fiori per la stagione non proprio propizia e per la presunta scarsità di mano d’opera, quest’anno, sovvertendo ogni pronostico negativo, l’Infiorata del Corpus Domini è stata un successo, sia di pubblico assiepato a far ala alla processione nonostante un caldo stordente che di partecipazione ai lavori di addobbo. Segno evidente di una buona programmazione da parte dei responsabili dell’Infiorata che hanno saputo coinvolgere tutti, genitori e ragazzi e non solo di fede cattolica, in un momento corale di collaborazione come di rado è dato vedere.
Ce ne vorrebbero di più di momenti come questo; questa è la vera integrazione, fianco a fianco in uno sforzo comune che, se affrontato con il giusto spirito, corrobora e rinsalda il vivere comune, nel rispetto del sentire di ognuno. Se fosse possibile, gli artisti si sono superati infatti hanno steso gli abbondanti fiori a disposizione secondo motivi estremamente fantasiosi, seguendo geometrie diverse dalle solite e per forma e per cromatismo.
Una bellissima edizione del Corpus Domini quella di quest’anno che ha visto scolaresche e gruppi religiosi e non stendere il proprio tappeto fin dalle prime luci dell’alba, sacrificando volentieri qualche ora di sonno per la gloria del Cristo Risorto. Ancora una volta il nostro paese, sempre più piccolo ed abbandonato, si è fatto onore in barba ai sacrifici, si è distinto per la sapiente maestria dei nostri artisti impagabili nel gestire il materiale povero che avevano a disposizione.
Un plauso a tutti quanti: alla professoressa Uncini che non lesina di sicuro il suo talento, ai ragazzi delle associazioni di volontariato, all’asilo Santa Caterina , agli associati nei vari gruppi più o meno spontanei che in occasioni come queste si associano per avere la mera soddisfazione di poter dire di aver partecipato a rendere unica questa festa di popolo.
Grazie alla antichissima banda cittadina “Niccolò Bonanni” che dai suoi obsoleti (per la maggior parte) strumenti ha saputo trarre note accorante e liete secondo il momento. Bravi tutti, in particolare il sole che ha contribuito da solo a dare lustro alla piazza e a far risaltare i tappeti di fiori e le stole lunghissime e multicolori. Cupra, quando si impegna, riesce ha stupire persino se stessa vestendosi da sposa in un caleidoscopio incredibile!
(Pietro Anderlucci)
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