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Cronaca

FABRIANO Affaire Agricom, l’attacco di Forza Italia

L’appello del consigliere Olindo Stroppa: «Non svendere, cercare la migliore soluzione»

FABRIANO, 19 luglio 2021 – Dopo il botta e risposta tra il consigliere di Associazione Fabriano Progressita Vinicio Arteconi (leggi l’articolo) e la replica del sindaco Santarelli (leggi l’articolo), entra nella discussione Agricom anche Forza Italia.

«Puntualmente ogni anno ritorna in auge la problematica Agricom – spiega il consigliere azzurro Olindo Stroppa – si parla di un sequestro dei beni mobili della società ed un rimbalzo di accuse e di responsabilità. Non è più il tempo di diatribe, concordo anche se distante politicamente, con il collega di opposizione Arteconi».

«Fabriano versa in una situazione di grave crisi economica, da anni l’azienda Agricom chiude il bilancio con gravi perdite, sicuramente si poteva intervenire allora, non è stato fatto – prosegue Stroppa – inutile piangere sul passato. Cerchiamo di trovare la migliore soluzione evitando svendite. Avere una importante azienda agraria in una zona montana dovrebbe essere di stimolo per farne un centro di ricerca, in collaborazione con gli istituti e le facoltà agrarie, per una green economy basata sullo sviluppo e valorizzazione di razze, vitigni, frutta e sementi tipiche e autoctone delle zone montane che possano dare uno sviluppo di qualità ad un mercato di nicchia di prodotti tipici locali».

«Si potrebbero creare posti di lavoro e valorizzare un turismo enogastronomico – prosegue il consigliere di minoranza – le nostre zone non permettono produzioni a larga scala di prodotti agricoli, dobbiamo puntare sulle nostre specialità. Negli anni 60 l’industrializzazione ha rubato braccia all’agricoltura, oggi non è pensabile che la stessa possa sostituirla. Sono convinto che avere una importante azienda agraria comunale che svolga lavoro di ricerca e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, in collaborazione con gli istituti le università di agraria, possa essere di aiuto a tutta la zona montana e farebbe di Fabriano un punto di riferimento per l’entroterra. Sicuramente creerebbe interessi per giovani imprenditori che volessero investire in aziende agrarie destinate ad un mercato di nicchia di prodotti tipici  che non subirebbero la concorrenza degli emergenti canali di vendita on line. Potrebbero contare nell’azienda comunale il punto di riferimento per lo sviluppo, la ricerca e la consulenza per nuovi sviluppi commerciali».

«Il mio appello – conclude Stroppa – è quello di non svendere ma di cercare, abbandonando le risse politiche, quella che può esser la migliore soluzione per fare dell’Agricom una eccellenza del territorio montano a sostegno dei cittadini. Forse sogno ma i sogni  se si vuole si possono realizzare».

(Redazione)

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