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FABRIANO BINGE DRINKING, L’ESPERTO: “ALCOL COME SCORCIATOIA”

L’abuso alcolico si allaccia alle nuove forme di dipendenza psicologica

 

FABRIANO, 28 maggio 2019 – Paolo Nanni, esperto di un’associazione che si chiama Rete Educazione Digitale e operatore di promozione della salute del sociale che negli ultimi due anni ha collaborato con l’Ambito, col Comune di Fabriano e col Sert nel progetto “Tutti in gioco”, spiega le problematiche delle dipendenze nei giovani.

“L’abuso alcolico si allaccia molto bene alle nuove forme di dipendenza che col progetto Tutti in gioco stiamo cercando di mettere al centro dell’intervento” dice Nanni. “Il luogo comune vuole che il ragazzo dipendente da alcool sia quello che si alza la mattina col bisogno di bere perché soffre di un alcolismo cronico, che in parte è vero, ma in parte si sta sottovalutando la dipendenza psicologica dall’alcol, cioè quella che un ragazzo può sviluppare nel momento in cui crede, o è certo, che senza alcol non riuscirebbe a divertirsi o a raggiungere i suoi obiettivi”.

Il problema è quindi più ampio e inizia  quando l’alcol viene utilizzato come scorciatoia per raggiungere i propri obiettivi, quando il cervello rischia di rimanere incagliato in una sorta di copia e incolla, non appena si ricrea la situazione che porta a usare di nuovo quella scorciatoia, il che significa che il ragazzo non utilizzerà le proprie risorse e non evolverà.

Questa è una forma di dipendenza psicologica, e si comincia a capire adesso che sono quelle più rilevanti e su cui tutti possono cadere, come per quel che riguarda le forme di dipendenza digitale e il gioco patologico. “Anche sostanze che non entrano nel corpo” conclude Nanni “possono creare dipendenza”.

Sara Marinucci

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