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Cronaca

JESI MINACCIA DI MORTE LA EX COMPAGNA E POI AGGREDISCE I CARABINIERI

Arrestato un 43enne cubano: ubriaco stava prendendo a calci il portone di casa e inveiva contro la donna, poi si è scagliato contro i militari ferendone due

JESI, 28 maggio 2019 – In preda ai fumi dell’alcool si avventa a calci contro il portone di casa, in via Fiume, cercando di sfondarlo e minacciando di morte l’ex compagna che, spaventata, non voleva giustamente aprire e, all’arrivo dei Carabinieri, allertati dalla stessa donna, aggredisce anche due militari – prognosi di una settimana per entrambi – tentando pure di sfilare a uno di loro, senza riuscirci, la pistola.

La pazza notte di domenica scorsa per un 43enne cubano, operaio, si è conclusa agli arresti, convalidati dal Tribunale nella direttissima  di ieri mattina, e la remissione in libertà con l’obbligo di non avvicinarsi alla donna, cubana anche lei.

La furia contro la ex è esplosa quando l’uomo si è recato presso l’abitazione per prendere la piccola figlia di 2 anni – ma non sarebbe la prima circostanza nella quale la donna, una 30enne, subisce attenzioni non desiderate, secondo quanto poi ha raccontato ai Carabinieri – e a nulla sono successivamente valsi i tentativi dei militari, una volta giunti sul posto, per cercare di placarlo se non ricorrere alle maniere forti dopo essere stati aggrediti e trasferirlo in caserma dove le escandescenze sono continuate tanto che si è ferito alla testa ed è stato necessario portarlo anche al pronto soccorso.

Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e maltrattamenti in famiglia nel processo che sarà celebrato il prossimo 2 luglio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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