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Cronaca

FABRIANO “CAMERA DI COMMERCIO: ALTRO SERVIZIO CHE SE NE VA”. L’ALLARME DI CLAUDIO BIONDI

Claudio Biondi, esponente della Dc di Fabriano

FABRIANO, 9 novembre 2017 – “Un altro servizio che se ne va”. Parte così il nuovo affondo di Claudio Biondi, storico esponente fabrianese della Democrazia Cristiana, per evidenziare la chiusura dell’ufficio della camera di commercio nella città della carta.

“È da più di un mese ormai che è chiuso e noi cittadini siamo costretti ad andare in Ancona per ottenere il permesso di spedire all’estero la merce prodotta. Un’altra realtà, l’ennesima, di notevole rilevanza per l’estremo entroterra Fabrianese e non solo, che se ne va .Tutti in silenzio, nessuno che si prende a cuore questo fatto. Ci saremmo aspettati sia dall’ amministrazione Comunale, così come dai nostri Parlamentari un minimo di interessamento, la paventata chiusura di questo importante Ufficio creerà non pochi problemi alle Ditte che esportano all’estero”.

Ricorda il “caso” di un anno fa, con problemi di personale: “Dopo le nostre lamentele la Camera di Commercio di Ancona  con il Presidente Cataldi trovò una soluzione concordano orari con le imprese. Prosegue poi nell’affondo ricordando che “Da Fabriano arrivano allo Stato un enorme quantità di soldi per tasse e IVA che pagano le Aziende locali. Di fatto tra le prime dieci aziende marchigiane ci sono Whirlpool addirittura al primo posto poi l’Ariston al secondo posto e poi le Cartiere Fedrigoni e l’Elica. Quindi di soldi da Fabriano ne arrivano e ne arrivano tanti e questo bisogna farlo valere”.

Conclude con un invito Biondi, ricolto alla Istituzioni, affinché si interessino alla situazione della Camera di Commercio, “E non solo” puntualizza, aggiungendo una amara considerazione: “Se così non sarà il futuro per Fabriano sarà sempre più buio”.

(s.s.)

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