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Cronaca

FABRIANO Classifica delle imprese marchigiane, Ariston ancora al top

Francesco Merloni: «Vi sono però segnali incoraggianti riguardo alla capacità del sistema manifatturiero regionale di agganciare la ripresa»

FABRIANO, 3 dicembre 2021 – La pandemia ha colpito duro. Le restrizioni hanno determinato infatti una contrazione del prodotto interno lordo dell’8,9%, quasi doppia rispetto alla contrazione del 5% che si era avuta nel 2009 a seguito della crisi finanziaria internazionale.

Le stime della riduzione del PIL nelle Marche evidenziano una contrazione superiore alla media nazionale a causa del maggiore peso nella regione di comparti produttivi maggiormente soggetti alla sospensione delle attività; fra questi i diversi comparti della moda.

La contrazione delle vendite ha interessato circa i due terzi delle imprese (68,2%), mentre poco meno di un terzo (31,8%) ha registrato una variazione positiva, in molti casi anche a due cifre. Possiamo dire comunque che siamo in un momento congiunturale particolarmente favorevole (la crescita del PIL a fine anno è prevista al +6%), che fa seguito ad una caduta del PIL nel 2020 (-9%) che è stata la più elevata dal secondo dopoguerra, superiore anche a quella verificatasi nel 2009 a seguito della crisi finanziaria. Le Marche sono state particolarmente penalizzate nella fase recessiva a causa della specializzazione settoriale.

Per alcuni settori, come quello della ristorazione e della moda appunto, la riduzione dei volumi di attività è stata largamente superiore alla media; altri settori, come il farmaceutico o l’alimentare, hanno fatto registrare variazioni positive.

Con riferimento al criterio dimensionale nella classifica sono considerate le prime 500 imprese per valore delle vendite. Con riferimento al criterio territoriale sono incluse le imprese che hanno la principale sede operativa nelle Marche, indipendentemente dalla proprietà e dalla sede legale. Accanto alle imprese manifatturiere, tradizionalmente incluse nella classifica, sono presenti imprese appartenenti al settore primario (agricoltura) e ai diversi comparti del terziario. Si tratta di società di capitali, società cooperative o consorzi per i quali sono pubblicamente disponibili i dati di bilancio.

Francesco Merloni durante il suo intervento di ieri all’interno dell’oratorio della carità di Fabriano

«Siamo in un momento congiunturale particolarmente favorevole, con la crescita del PIL a fine anno è prevista al +6%, che fa seguito ad una caduta del PIL nel 2020 che è stata la più elevata dal secondo dopoguerra, superiore anche a quella verificatasi nel 2009 a seguito della crisi finanziaria. Le Marcheha osservato l’ingegner Francesco Merloni – la sono state particolarmente penalizzate nella fase recessiva a causa della specializzazione settoriale. Vi sono però segnali incoraggianti riguardo alla capacità del sistema manifatturiero regionale di agganciare la ripresa e, soprattutto, di rimanere vitale e competitivo in una prospettiva di medio termine ripresa è stata ed è trainata dal manifatturiero».

«Il territorio rimane ad elevata vocazione imprenditoriale. A fine 2021 si contavano nel sistema locale di Fabriano 3.500 imprese attive, gran parte delle quali quasi 2.500 nel solo comune di Fabriano. È un sistema produttivo articolato e diversificato sia con riferimento alle dimensioni aziendali sia con riferimento ai settori di attività. La Fondazione Aristide Merloni – ha concluso l’ingegner Francesco Merloni – è impegnata in questo senso su diversi fronti: da quello della ricerca a quello della formazione fino al sostegno diretto alle attività imprenditoriali».

La classifica è guidata dalla Ariston, seguita da Conad Adriatico che per il primo anno supera il miliardo di euro di vendite. Nel 2020 Ariston è riuscita a contenere l’impatto della crisi con una contrazione delle vendite inferiore a quella media (-2,7%). In termini assoluti la crescita maggiore è stata realizzata da Conad Adratico che sale per questo di una posizione.  Perde tre posizioni la Tod’s che nel2020 ha registrato un significativo calo delle vendite (-30,4%).

Queste le prime 10 posizioni

  1. Ariston Thermo
  2. Conad Adriatico (+1)
  3. Magazzini Gabrielli (+1)
  4. A.C.R.A.F. (+2)
  5. Tod’s (-3)
  6. Biesse (-1)
  7. Profilglass (rispetto al 2019 n.d.)
  8. Elica (-1)
  9. Fileni (stabile)
  10. Carnj (+1)

(Redazione)

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