Segui QdM Notizie

Cronaca

FABRIANO IN CONSIGLIO, PRESIDENTE ELETTO TRA LE POLEMICHE

FABRIANO, 11 luglio 2017 – Parte tra le polemiche il primo consiglio comunale dell’Amministrazione Santarelli. A far scattare la protesta – con la conseguente uscita della minoranza – la scelta dei pentastellati di proporre Giuseppina Tobaldi come nuovo presidente del consiglio comunale. Annuncio arrivato arrivato subito dopo la richiesta di una sospensiva fatta da Vinicio Arteconi per tentare di dialogare attorno ad uno nome condiviso, magari espressione delle minoranze.

Immediata la sospensione dei lavori, e la reazione una volta tornata la minoranza in aula è stata quella di contestare la decisione pentastellata uscendo  in segno di protesta. Ha cercato di spegnere sul nascere le polemiche il sindaco. “Non era nostra intenzione togliere valore alla minoranza, c’è stato un disguido nella gestione dei tempi della discussione, che avrebbe dovuto prevedere al termine della sospensiva la possibilità di dialogare anche sul nome fornito dalla minoranza – spiega Santarelli, cercando di fare ordine – la scelta della Tobaldi è stata portata avanti dal gruppo consiliare ed è arrivata dopo alcuni ragionamenti e discussioni che ipotizzavano anche la possibilità di un esponente delle minoranza tra i nomi per la carica di presidente del consiglio. Compresa la volontà del gruppo consiliare di indicare un nome preciso tra i consigliere eletti, mi sono tirato indietro ed ho lasciato la discussione al gruppo che si è riunito anche con altri attivisti. Al termine c’è stata una indicazione unanime, quella di Giuseppina Tobaldi”.

La Tobaldi è stata eletta alla terza votazione, senza la presenza della minoranza rientrata solo dopo. Il nuovo presidente del consiglio comunale è insegnante di letteratura e storia, attualmente presso l’Istituto tecnico per il turismo Morea di Fabriano. Impegnata anche con l’associazione Artemisia per la promozione delle pari opportunità. Ma le polemiche sono proseguite anche dopo con Vinicio Arteconi e Michele Crocetti a sottolineare la mancanza di dialogo dei pentastellati. “Offesa istituzionale”, ha così commentato Andrea Giombi dai banchi dell’opposizione. “Esordio pessimo, non vedo come riusciremo ad andare d’accordo in seguito – proseguito Vincenzo Scattolini –  ho sempre sostenuto l’antidemocraticità del Movimento 5 Stelle. Forse oggi ne ho avuto la conferma”.

“Mi dispiace per quanto successo e condivido la protesta fatta dall’opposizione, forse a ruoli invertiti avremmo fatto lo stesso noi – ha ribadito il Sindaco Santarelli – ribadisco il disguido nella gestione degli interventi e credo che sarebbe stato giusto permettere di fare un nome alla minoranza  ed iniziare una discussione ed un ragionamento condiviso. Noi la collaborazione la offriremo sui contenuti e per lavorare. Spero che ci sia la possibilità di lavorare per la città ed i cittadini”.

“Sarà mio dovere rappresentare anche chi non mi ha votato – queste le prime parole della Tobaldi – e sono dispiaciuta per quanto successo. Ascolto e confronto: mi impegnerò affinché ci siano le migliori condizioni per un confronto fattivo e propositivo nel rispetto dei ruoli”.

Ma prima delle polemiche c’è stato il giuramento del nuovo cittadino con la partenza della nuova amministrazione pentastellata uscita vincente dal ballottaggio dello scorso 25 giugno. Pubblico delle grandi occasioni all’interno della sede dell’unione montana per questo debutto: attivisti 5 stelle (presente anche l’onorevole Patrizia Terzoni), semplici curiosi e molti “ex” venuti ad osservare da vicino il nuovo corso politico della città della carta.

“Questione Balducci”: evidente l’assenza tra i banchi dell’opposizione del candidato sindaco uscito sconfitto al ballottaggio. Spegne però subito le voci il segretario Dem – e consigliere comunale – Michele Crocetti. “L’assenza di Giovanni Balducci è motivata da impegni inderogabili assunti prima della convocazione del consiglio”.

(s.s.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News