Segui QdM Notizie
;

Attualità

FABRIANO Contratto, scioperi spontanei negli stabilimenti dell’hinterland

La Fiom: «Altissime adesioni per difendere e rivendicare il salario, il 5 novembre mobilitazione nazionale»

FABRIANO, 17 ottobre 2020 – Seconda ondata di scioperi nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Ancona per il Contratto Nazionale di lavoro: altissime le adesioni per difendere i diritti e rivendicare il salario.

«Ad Ancona – comunica la Segreteria della Fiom di Ancona – sono più di 2500 le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici scesi in lotta in seguito allo strappo di Federmeccanica durante la trattativa del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro la scorsa settima. Scioperi spontanei sono stati proclamati immediatamente il giorno 9 ottobre alla Whirlpool di Melano, all’Elica di Mergo e alla Caterpillar di Jesi. In questi giorni la mobilitazione è continuata con il fermo dello stabilimento Aristonthermo di Genga e nella giornata di ieri un’ondata di scioperi su tutto il territorio ha portato al fermo produttivo delle principali aziende della provincia».

Stando ai sindacati, astensione totale dal lavoro al Crn del gruppo Ferreti, altissime le adesioni in tutte le altre aziende: Cebi Italy, Fime Gruppo Elica, Luna Quinto, Pieralisi Maip, Lazzerini, Elica di Cerreto d’Esi, Aristonthermo di Albacina, Ghergo.

«È stato inoltre proclamato lo sciopero delle prestazioni straordinarie e delle flessibilità – aggiunge la Fiom -, una prima grande risposta del mondo metalmeccanico. In questi giorni si stanno tenendo le assemblee in tutti i luoghi di lavoro per informare e costruire insieme alla lavoratrici ed ai lavoratori, continuando con gli scioperi spontanei, per costruire una grande giornata di mobilitazione nazionale il 5 novembre, quando tutte le aziende metalmeccaniche di Italia si fermeranno per lo sciopero generale di 4 ore. Ci siamo mobilitati – viene sottolineato – per difendere il nostro diritto alla salute durante il lockdown, non permetteremo che si approfitti dell’emergenza sanitaria per cancellare il Contratto nazionale di Lavoro. Le imprese redistribuiscano la ricchezza che hanno accumulato in questi anni alle persone che l’hanno prodotta e garantiscano la sicurezza delle persone attraverso tutte le azioni di contenimento e monitoraggio del Covid 19».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News