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FABRIANO Elica, la Fiom: «Azienda pensi a come spostare il lavoro in Italia»

«Anziché preoccuparsi di come spostare le persone in un’altra impresa», riprende la mobilitazione nelle fabbriche del cooking

FABRIANO, 23 agosto 2021 – Venire a conoscenza che ci sono grandi imprese che, individualmente od in partenership, hanno deciso di puntare sul territorio di Fabriano è una notizia che accogliamo positivamente ma quello che veramente rimane difficile capire è questo grande ed esclusivo interesse alle 60 persone che lavorano in Elica, quando su Fabriano ci sono oltre 4.000 disoccupati.

Difficile capire come mai con tutti gli impianti vuoti e fermi che ci sono sul territorio, l’unico sito che viene preso in considerazione è proprio quello di Cerreto; tralasciamo, per il momento, le inusuali modalità di comunicazione, di cui però bisognerà tornare a discutere nelle sedi deputate.

Il responsabile sindale per il territorio fabrianese Pierpaolo Pullini

Da notizie reperite in rete, sembrerebbe inoltre che lo stesso Presidente di Elica ricopra un incarico (indipendente) proprio in quell’azienda che sarebbe interessata a rilevare lo stabilimento di Cerreto d’Esi: se fosse vero sarebbe una strana coincidenza che si verifica all’interno di una vertenza veramente insolita, in cui ogni azione fatta da Elica ha generato tensioni sociali.

Esiste un tavolo di trattativa che riprenderà la prossima settimana in sede locale per poi spostarsi nuovamente al Mise in cui si è convenuto di trovare le soluzioni per mantenere e riportare le produzioni in Italia e garantire il lavoro a tutte le persone oggi occupate in Elica, anche in prospettiva futura.

Nelle fabbriche italiane del Cooking oggi riprende la produzione dopo la chiusura estiva e riprendono anche gli scioperi perché, a parte le belle parole del management aziendale, non si vede ancora una reale intenzione di Elica di modificare il proprio piano in maniera strutturale.

Ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori sono costrette/i a mobilitarsi perché nella grande lotta che va avanti da ormai da mesi c’è la volontà di difendere il futuro sul territorio di Elica, che dovrebbe occuparsi di spostare il lavoro dalla Polonia all’Italia per far lavorare tutti, anziché preoccuparsi di come spostare qualche decina di persone sotto un altro datore di lavoro.

Pierpaolo Pullini, Segreteria Fiom Ancona

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